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Al via le operazioni di bonifica all’ex Brenta di Cerro Maggiore

La ex Brenta Precompressi era tristemente salita agli onori delle cronache lo scorso anno per il ritrovamento del cadavere carbonizzato di Carmine D'Errico

ex brenta cerro maggiore

Sono iniziate in settimana le operazioni di bonifica all’ex Brenta Precompressi di Cerro Maggiore, l’area da 28mila metri quadri dove negli anni ’60 è stata fondata una delle prime fabbriche in Italia a produrre strutture prefabbricate di cemento armato precompresso a fili improntati che lo scorso anno è tristemente salita agli onori delle cronache per il ritrovamento del cadavere carbonizzato di Carmine D’Errico.

La bonifica è il primo step per riportare a nuova vita un’area destinata a mantenere la sua vocazione industriale: il nuovo strumento urbanistico di Cerro Maggiore, adottato a giugno e al momento in fase di controdeduzione, parla infatti di destinazione produttiva e terziaria per i 28mila metri quadri tra via Benedetto Croce e l’A8, per la quale voci di corridoio parlano di un possibile arrivo di una nuove sede di AB Medica anche se al momento il condizionale è d’obbligo.

La certezza, intanto, è l’obiettivo di Palazzo Dell’Acqua, che in questo ambito di trasformazione vuole tradurre in realtà la normativa regionale sulla rigenerazione funzionale di imprese e aree dismesse. «Il nuovo PGT – sottolinea l’assessore all’urbanistica Alessandro Provini – prevede la riconferma del tessuto produttivo ed in questo ambito particolare abbiamo già iniziato le interlocuzioni con gli attuatori, ovvero un’azienda molto importante che ha già una sede sul territorio di Cerro Maggiore, per realizzare una struttura imprenditoriale di qualità che possa avere ricadute occupazionali concrete per Cerro e per tutto il territorio».

«Particolare attenzione sarà dedicata allo studio del traffico ed alla mitigazione dell’impatto sulla viabilità di comparto – aggiunge il vicesindaco -. Inoltre nella realizzazione del piano è prevista, a carico dell’operatore, la continuazione della pista ciclabile per collegare le aree verdi “ex Mondellini” alla rete ciclabile cittadina. Infine sarà curata particolarmente la dotazione di parcheggi pubblici, sia per la tipologia di intervento, sia per la sottodotazione della zona. Per quanto riguarda la struttura del progetto tutto è rimandato ai primi mesi del 2024, quando sarà approvato il PGT e saranno definitivi i valori applicabili nella zona, ma sicuramente abbiamo già richiesto una grande attenzione al verde e, come detto, alla viabilità automobilistica e ciclopedonale».

Foto da Google Maps

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Dicembre 2023
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