Pochi ambulanti alla Fiera di San Fermo: “Livello mai così basso”. Il sindaco: “Ridicolo incolpare il comune”
Smontate le bancarelle, a Nerviano rimangono le polemiche dopo la Fiera di San Fermo, appuntamento estivo tradizionale per il paese
Le bancarelle della Fiera di San Fermo ormai se ne sono andate, ma le polemiche restano e segnano anche uno degli appuntamenti più tradizionali dell’estate a Nerviano, che domani, mercoledì 9 agosto, si concluderà con la risottata di San Fermo organizzata dall’associazione Collage e dalla parrocchia di Santo Stefano.
La prima pietra l’aveva scagliata il consigliere di opposizione Massimo Cozzi a poche ore dall’inizio della manifestazione, stigmatizzando la scarsa partecipazione da parte degli ambulanti e imputandola all’amministrazione comunale «che doveva rilanciare e valorizzare questa fiera» e invece «l’ha portata al livello più basso di sempre». «Non dico nulla nell’affermare che ci sono più ambulanti al mercato che alla fiera di oggi – aveva sottolineato sui social l’ex sindaco -: non arriviamo neanche a quaranta! Se a questo aggiungiamo che non vi è nessuna manifestazione collaterale, la desolazione è totale! Anche i giochi dei nonni e il mercatino delle curiosità, presenti l’anno scorso, non ci sono più. Li avevano tanto sbandierati, per poi non chiamarli più! Le tradizioni e il rilancio della fiera non pervenuti».
Non si è fatta attendere la replica di Piazza Manzoni, che parla di «opposizione scarsa, povera di argomentazioni solide e alla ricerca di una rivincita». «Basta guardarsi attorno – il mercato di Legnano è l’esempio più evidente del progressivo venir meno di una tradizione settimanale di ambulanti – per capire come il periodo Covid e le conseguenze post pandemiche, al netto di altre considerazioni sociologiche, abbiano accelerato il fenomeno della sempre più marcata riduzione degli operatori in occasione di mercati e fiere locali – è stata la risposta della prima cittadina Daniela Colombo -. Nerviano purtroppo non è da meno».
«Complice il mese estivo (normalmente le richieste sono inferiori rispetto alla fiera di San Giorgio) e la concomitanza con altri due appuntamenti a Vigevano e a Cerro Maggiore, a fronte di un già risicato numero di 50 domande pervenute, si sono aggiunte 18 defezioni dell’ultima ora che hanno pesato sulla presenza complessiva di operatori – ha proseguito il sindaco -. Ora, che questi fenomeni siano imputabili all’ente è semplicemente ridicolo. Che ogni situazione sia utile ad una sola causa è invece una certezza: quella di una opposizione scarsa, povera di argomentazioni solide e alla ricerca di una rivincita ancora ben lontana dopo i cinque anni di governo precedenti e il nulla cosmico che li ha caratterizzati».
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