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La battaglia di Parabiago “rivive” a 684 anni dai combattimenti: “L’Europa lavori per la pace”

Per commemorare la battaglia di Parabiago è stata deposta una corona nella chiesa di Sant’Ambrogio della Vittoria alla presenza delle autorità

Commemorazione della Battaglia di Parabiago

Parabiago celebra il 684° anniversario della battaglia combattuta nel 1339 nelle sue campagne con la deposizione di una corona nella chiesa di Sant’Ambrogio della Vittoria, alla presenza delle istituzioni cittadine e delle associazioni storiche come Parabiago Medievale e El Bigatt.

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Commemorazione per il 684° anniversario della Battaglia di Parabiago 4 di 10

La commemorazione della battaglia, costata la vita di 6mila soldati, è stata l’occasione per far rivivere uno degli eventi più salienti della storia cittadina nelle parole di Francesco Granito, autore del libro “1339 – Il nemico alle porte”, e per un appello alla pace proprio a pochi giorni dall’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. «La battaglia di Parabiago ha segnato il destino della città di Milano – ha sottolineato il sindaco Raffaele Cucchi -, ma è stata pur sempre una battaglia con morti, feriti e qualcuno che ha lasciato qualcuno alle sue spalle. Deve oggi farci da monito per quello che sta succedendo nella nostra Europa, per far sì che si lavori per la pace e per fare in modo che le nazioni non aumentino il livello dello scontro ma pensino a trovare un punto di incontro».

Parole, quelle del primo cittadino, che hanno trovato sponda in quelle del cardinale Francesco Coccopalmerio, che proprio ricordando i caduti della battaglia ha invocato Sant’Ambrogio e si è augurato che la commemorazione possa diventare «occasione un nuovo slancio di dedizione alla comunità e specialmente ai più bisognosi».

Commemorazione della Battaglia di Parabiago

LA BATTAGLIA DI PARABIAGO

La battaglia di Parabiago fu combattuta il 21 febbraio 1339 nelle campagne attorno a Parabiago tra le truppe milanesi di Azzone Visconti, guidate dallo zio Luchino, e i ribelli della Compagnia di San Giorgio, guidati dallo zio Lodrisio, pretendente al titolo di Signore di Milano. Secondo quanto si legge sul sito dell’Ecomuseo La faida che portò alla battaglia affonda le sue radici negli anni precedenti, quando Azzone Visconti, unico erede del padre Galeazzo I, comprò il titolo di vicario di Milano dall’imperatore di Germania Lodovico il Bavaro: nel 1332 al suo governo si associarono gli zii Luchino e Giovanni Visconti e l’altro zio, Lodrisio, escluso, diede vita ad una serie di congiure per spodestare i tre creando un’armata chiamata Compagnia di San Giorgio.

Durante la battaglia per cogliere di sorpresa i nemici Lodrisio entrò a Parabiago da Canegrate, dal Sempione e costeggiando l’Olona. Al culmine della battaglia secondo la leggenda sarebbe apparso sul campo Sant’Ambrogio, spuntando a cavallo da una nuvola bianca, e avrebbe iniziato a frustare i soldati della Compagnia di San Giorgio. L’apparizione avrebbe dato coraggio alle truppe guidate da Luchino Visconti, che si avventarono sul nemico ed ebbero la meglio. Al termine degli scontri Lodrisio venne catturato e per ordine di Azzone fu rinchiuso nelle prigioni di San Colombano al Lambro.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Febbraio 2023
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