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Emergenza Covid, a Cerro Maggiore 65mila euro per buoni alimentari e problematiche abitative

Cerro Maggiore ha stanziato 65mila euro di contributi, che serviranno sia per nuovi buoni alimentari, sia per dare un aiuto rispetto alle problematiche abitative

Comune Cerro Maggiore

Ad un anno e mezzo da quando parole come coronavirus, pandemia e lockdown sono entrate nel nostro vocabolario quotidiano, l’emergenza sanitaria è ormai diventata a tutti gli effetti anche un’emergenza economica. Per far fronte alle situazioni di fragilità con cui devono fare i conti i cittadini, Cerro Maggiore ha stanziato 65mila euro di contributi, che serviranno sia per nuovi buoni alimentari, sia per dare un aiuto rispetto alle problematiche abitative: decisione nata sulla base dei risultati del monitoraggio della situazione cittadina, e sulla considerazione che rispetto alle necessità alimentari sono già attive la Caritas la conferenza di Cerro Maggiore della Società San Vincenzo de Paoli

«Nell’ultima giunta abbiamo avviato la procedura per l’erogazione dei contributi Covid, individuando i criteri per la loro assegnazione – spiega il sindaco, Nuccia Berra -. In accordo con l’ufficio servizi sociali dell’ente, abbiamo valutato di estendere le risorse anche alle problematiche abitative, visto che i fondi previsti e stanziati sono già stati esauriti. In questi mesi abbiamo attentamente monitorato le richieste e le nuove situazioni di disagio, riscontrando diverse problematiche per morosità incolpevoli e per il pagamento delle utenze. I criteri di accesso saranno pressoché identici ai precedenti bandi per i buoni alimentari, uniformando le procedure per rendere sempre più semplici i controlli da parte delle autorità preposte. Infine, accogliendo i suggerimenti degli uffici, ciascun utente potrà effettuare una sola richiesta di contributi a fronte dei benefici previsti».

Per poter richiedere i contributi, i cittadini dovranno trovarsi, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, in difficoltà economica per licenziamento, grave ridimensionamento dell’attività lavorativa, sospensione, cessazione o riduzione di attività lavorativa autonoma o in stato di bisogno e non possedere depositi bancari o postali, azioni, titoli di stato, obbligazioni di entità superiore a 2mila euro per ciascun componente del nucleo familiare e in ogni caso non superiore a 10mila euro. Quanto all’ISEE, per l’accesso al contributo affitto il tetto massimo è fissato a 14mila euro, in linea con quanto previsto per l’accesso ai contributi di housing del Piano di Zona, mentre per i buoni spesa e il contributo al pagamento delle utenze la soglia limite è di 8.265 euro, sulla falsariga dei limiti stabiliti dallo Stato per l’accesso al bonus idrico e al bonus energia.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Settembre 2021
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