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Rescaldina, via libera tra le polemiche al bilancio e al documento unico di programmazione

Scontro tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale a Rescaldina per l'approvazione del bilancio di previsione e dell'aggiornamento al DUP

striscione comune rescaldina

Scuole e società partecipate tra le principali innovazioni che emergono dalla nota di aggiornamento al documento unico di programmazione approvata nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Rescaldina, che nella stessa seduta è stato chiamato a dare il via libera anche al piano triennale delle opere pubbliche e ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del vicesindaco Enrico Rudoni.

Il sindaco Gilles Ielo ha confermato «l’intenzione dell’amministrazione, visto che il contratto di appalto del servizio di igiene urbana è in scadenza – di procedere ad un affidamento in house attraverso l’adesione ad Aemme Linea Ambiente, con lo stanziamento delle risorse per l’acquisizione delle quote necessarie per l’affidamento del servizio». Il primo cittadino ha poi posto l’accento sui due interventi di riqualificazione e ristrutturazione programmati per il plesso Manzoni e già in corso di realizzazione alle Ottolini, cui, se il bando nazionale per la qualità dell’abitare sorriderà a Rescaldina, potrebbe aggiungersi l’intervento che punta a far rinascere a nuova vita l’area della corte della Torre Amigazzi e della piazza Mercato.

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Tema caldo anche le partecipate, con Piazza Chiesa che da un lato amplia i servizi affidati ad Euro.PA aggiungendo la pulizia degli immobili comunali e dall’altro mette in vendita la proprio quota di partecipazione ad Accam non affidando più alla società il servizio di smaltimento dei rifiuti indifferenziati.

Il parlamentino ha dato voto favorevole anche al bilancio di previsione per il prossimo triennio, che cuba complessivamente 24 milioni di euro e vede tra i principali investimenti la sistemazione delle lampade di emergenza nei plessi scolastici (180mila euro), la ristrutturazione delle scuole Manzoni (980mila euro), i lavori alle scuole Ottolini (400mila euro) e quelli relativi all’efficientamento dell’impianto di illuminazione (450mila euro), le spese legate ai sistemi informatici (40mila euro) e alle attrezzature per la Polizia Locale (25mila euro), la manutenzione del verde e la riqualificazione dei parchi cittadini (123.500 euro), le manutenzioni in generale (120mila euro) e gli interventi per strade e marciapiedi (100mila euro).

Migliora anche la situazione di indebitamento dell’ente: «Dal 2014 ad oggi l’indebitamento è passato da 9 a 2,5 milioni di euro – ha spiegato l’assessore alla partita Francesco Matera -: è dal 2009, quando era intorno ai 13 milioni di euro, che l’indebitamento si riduce. Nell’ultimo decennio si è ridotto anche l’impatto dell’indebitamento sulla spesa corrente per circa 620 mila euro». Il piano di ammortamento per il nuovo mutuo che verrà accesso per i lavori alla scuola dell’infanzia di via Asilo inizierà dal 2023 «quando inizieremo ad avere una sensibile e importante riduzione rispetto agli ultimi due anni dell’impatto sulla parte corrente – ha aggiunto Matera -: nel 2023 la quota di parte corrente impiegata per l’ammortamento dei mutui rispetto al 2022 scenderà di 200 mila euro e la nuova rata sarà poco più di 54mila euro, così anche nel 2024 e nel 2025 fino ad arrivare a rate che se ne vanno dal triennio 2023/2025 per 557mila euro con ingresso di nuove rate per 162mila euro, a beneficio della parte corrente per circa 400mila euro». Complessivamente tra il 2021 e il 2023 verranno estinti mutui per circa 5 milioni di euro a fronte dell’accensione del nuovo finanziamento, con un impatto positivo di circa 4,1 milioni di euro.

MOVIMENTO 5 STELLE: «TROPPA PROPAGANDA ELETTORALE»

Pollice verso del Movimento 5 Stelle per il documento unico di programmazione, «declinato in maniera eccessiva in chiave propagandistica: ciò che dovrebbe dare la direzione da seguire, in realtà in molti casi è più vicino ad un manifesto elettorale di partito che ad un reale documento di programmazione. Insiste sul proporre progetti come il recupero di Villa Rusconi, Villa Saccal e Teatro la Torre, che però nel bilancio non trovano la minima citazione e quindi copertura, restando così solo parole. Non cita minimamente invece progetti che il consiglio comunale ha già approvato e consegnato nelle mani della giunta affinché vengano realizzati, come l’applicazione dei protocolli per rendere Rescaldina un paese libero da pesticidi e l’adozione della figura del disability manager in tema disabilità, figura chiave per garantire l’accesso a tutte le strutture e servizi anche ai cittadini con disabilità, e men che meno riporta l’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza nei progetti utili alla collettività (di cui il nostro paese ha un disperato bisogno). Tutti progetti che vanno realizzati, tutti progetti dalla valenza strategica ma tutti interventi la cui gestazione e progettazione non è riconducibile direttamente alla maggioranza, motivo per cui scompaiono dal DUP. Motivo per cui, quindi, rendono il DUP un documento privo di valenza reale, ma solo un esercizio di propaganda non politica, ma partitica».

Bocciato anche il bilancio: «Oltre a non prevedere minimamente fondi per il recupero delle strutture comunali che stanno andando a pezzi, il bilancio impegna il comune ad accendere un mutuo per un milione di euro destinato a finanziare la riqualificazione della materna di Rescalda, senza che venga affrontata però la sistemazione generale del “comparto edifici scolastici”, rischiando così oltre che di indebitare il comune con un pesante mutuo di non risolvere il problema nella sua interezza – sottolineano i pentastellati -. A breve infatti il comune potrebbe ritornare in possesso degli edifici dati in gestione, due strutture scolastiche, sul cui destino non è ancora stata spesa una parola da parte dell’amministrazione, ma che potrebbero rendere inutile l’intervento, molto oneroso, in programma a breve. Il nostro voto contrario va nell’ottica di sostenere e supportare solo quelle decisioni che vanno nella direzione dell’interesse generale, apartitico, e lo abbiamo dimostrato infinite volte. Nella agenda di Vivere Rescaldina, invece, sembra che l’interesse generale dei cittadini debba cedere il passo a quello di bottega del partito, in cui la propaganda conta più dei fatti, l’estetica più della sostanza, e su questo siamo molto lontani».

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CENTRODESTRA: «LE PRIORITÀ DELLA COMUNITÀ SONO ALTRE»

Giudizio negativo anche dal centrodestra, con il consigliere Ambrogio Casati che ha messo nel mirino «la spesa immobiliare che non conosce limiti» dell’amministrazione “targata” Vivere Rescaldina criticando aspramente sia il progetto per la riqualificazione della corte della Torre Amigazzi e della piazza Mercato attraverso la partecipazione al bando nazionale per la qualità dell’abitare, sia quello per il restyling della scuola dell’infanzia al plesso Manzoni di Rescalda, con l’eco delle polemiche per il primo progetto proposto dall’amministrazione per la realizzazione di una nuova scuola che è tornato a risuonare in aula.

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«Quello che lamentiamo rispetto al documento unico di programmazione, al bilancio e alle scelte di investimento di questa amministrazione – ha spiegato Mariangela Franchi, capogruppo del centrodestra – è la mancanza di attenzione ad aspetti che riteniamo più urgenti e prioritari per la comunità di Rescaldina. Ci piacerebbe ad esempio un centro per dedicare uno spazio alla salute dei cittadini, che mai come oggi necessita di una particolare attenzione, e offra a livello decentrato alcuni servizi che sono sì presenti a livello centrale dall’ospedale, ma risultano lontani per i cittadini. Quando parliamo di politiche del lavoro, che sappiamo essere gestite da enti territoriali più ampi, riteniamo si tratti argomenti estremamente sensibili che meritano un investimento affinché questi enti territoriali facciano il loro dovere in modo più efficace e puntuale per la popolazione, con la partecipazione propositiva e proattiva di Rescaldina: l’investimento di risorse in questo ambito, invece, ci sembra esiguo rispetto ai problemi dell’occupazione. Continuiamo ad insistere sull’ordine pubblico e la sicurezza, che non ci risulta sia elemento vissuto e sentito dalla cittadinanza ma anzi abbiamo la visione di una cittadinanza preoccupata: vorremmo un coinvolgimento più attivo dei cittadini, appositamente preparati, nel mantenimento della sicurezza nel nostro paese»

«Quando si parla di politiche sociali e della famiglia – ha aggiunto l’ex candidata sindaco – riteniamo che per le famiglie e per le persone con disabilità le risorse stanziate siano troppo limitate ed esigue e lo abbiamo constatato quando abbiamo esaminato i dati di gradimento delle persone assistite dal servizio di assistenza domiciliare. In tantissime occasioni abbiamo portato osservazioni su temi che secondo noi presentavano dei problemi rispetto alla dimostrazione della loro efficacia come il progetto Integration Machine: ad oggi pesa sul bilancio comunale per 180mila euro ma continuiamo a non vedere risultati e quando i cittadini vedono un investimento così consistente di risorse hanno diritto a vedere risultati commisurati».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Marzo 2021
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