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In Italia aumentano le richieste dei prestiti personali ma non i mutui

Tra le tante misure prese dalla banche dopo la pandemia e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina c’è l’innalzamento dei tassi per i prestiti personali e per i mutui

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Tra le tante misure prese dalla banche dopo la pandemia e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina c’è l’innalzamento dei tassi per i prestiti personali e per i mutui. Quindi, i cittadini che si sono ritrovati a dover richiedere un finanziamento ad un istituto di credito si sono trovati ad affrontare tassi di interesse in continua crescita. Istituti come la Banca Centrale Europea (BCE) hanno incolpato l’economia dei rialzi, ma gli istituti di finanziamento stessi sono stati tra i primi a trarne vantaggio.

Come spiegano i rappresentanti di Better Compared, un sito Web che si dedica alla comparazione dei prestiti personali, più alti sono i tassi di interesse, più guadagnano le banche. Questo perchè usano il denaro in più per investimenti e non per pagare i consumatori. Insomma, richiedere qualsiasi tipo di credito nel 2023 non è facile. Ma non per questo i consumatori italiani sono scoraggiati.

I dati sui finanziamenti in Italia

Anzi, come provano recenti ricerche e dati di mercato, la richiesta di debiti non finalizzati è salita del 30% mentre le richieste di mutui e surroghe sono diminuite di quasi il 23%. In generale, i prestiti personali sono aumentati dell’11,7%. Insomma, i cittadini italiani hanno scelto il credito finalizzato.

Si tratta di un tipo di finanziamento che viene erogato direttamente al richiedente sul conto corrente. Una volta ricevuto un prestito non finalizzato, il consumatore può usare la somma senza supervisione, senza dover fornire garanzie e in velocità. Però, se questo tipo di credito è rapido e permette la gestione del denaro in autonomia, ha anche i suoi svantaggi. Ad esempio, i tassi di interesse più elevati rispetto ad altri tipi di finanziamento e l’incertezza in caso non ci siano garanzie.

Gli importi richiesti dai consumatori

Nonostante questo, gli italiani scelgono questa tipologia di credito, lasciando sempre più da parte i mutui, un settore in calo da oltre un anno. Invece, è in aumento l’importo del mutuo richiesto (+3%) che è arrivato a 147.319 euro, una vera cifra record per gli ultimi 10 anni di mutui. Per quanto riguarda i prestiti personali, la somma richiesta in media è di 8.341 euro, una crescita del 4% rispetto al gennaio del 2022. In un clima economico instabile, i cittadini corrono ai ripari.

Le previsioni fatte dagli esperti di economia e finanza per il 2023 confermano che questo sarà l’anno degli investimenti, dalle piccole somme in criptovalute fino ai bond governativi. Se in Italia aumentano le richieste di prestiti personali, quest’anno potrebbero anche aumentare gli investimenti delle famiglie.

Redazione
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Pubblicato il 21 Marzo 2023
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