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Dalla ricerca all’intelligenza artificiale per una sanità smart, Regione punta sull’area Mind di Rho

Si è svolto oggi nell'ex area Expo di Rho l’evento "Progetto Mind, sinergie per l’innovazione in Lombardia".

Generica 2020

Si è svolto oggi nell’ex area Expo di Rho l’evento “Progetto Mind, sinergie per l’innovazione in Lombardia”.

Ne ha parlato nel suo saluto iniziale il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che ha aperto i lavori di una giornata di approfondimento molto intensa, articolata su tre tavoli tematici, ciascuno coordinato da assessori regionali.

«Innovazione e ricerca – ha sottolineato il presidente Fontana – contribuiscono alla crescita economica del territorio: per questo motivo, le istituzioni sono chiamate a sostenere le filiere e i settori produttivi con interventi complessivi che mettano in condivisione i know-how, favorendo lo sviluppo della capacità innovativa e tecnologica del sistema produttivo lombardo».

Tra i presenti Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca, la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti, Guido Guidesi assessore allo Sviluppo economico, Fabrizio Sala assessore con delega all’Università, Ricerca e Innovazione, Stefano Bolognini, assessore con delega alla Città metropolitana e Igor De Biasio, amministratore delegato Arexpo.

«MIND, Milano Innovation District – ha proseguito Fontana – raccoglie i contributi dei protagonisti del futuro di questa Regione, da Human Technopole ai centri di ricerca lombarda, dal Galeazzi all’Università di Milano, tutti uniti con un unico obiettivo: creare un luogo a forte vocazione innovativa, frutto di uno straordinario intervento di rigenerazione urbana, aperto a tutti, che promuova il valore della ricerca e della sostenibilità traducendolo in iniziative concrete e immediate» .

Nel corso del suo intervento, il presidente Fontana ha rimarcato il fatto che «MIND non è e non deve essere solo un luogo “della città di Milano”, ma uno spazio al servizio dei territori e della comunità di Lombardia e del Paese. Questa innovativa ‘città del futuro’ può divenire un motore eccezionale di sviluppo dell’intera regione fungendo da modello per realizzare, in altre aree, analoghi processi di rigenerazione urbana».

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER UNA SANITÀ PIÙ SMART

Nell’ambito dell’evento si è svolto il ‘Tavolo tematico Innovazione’ che è stato coordinato dalla vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti e da Fabrizio Sala assessore regionale con delega all’Università, Ricerca e Innovazione.

«Innovazione è una delle parole chiave e uno dei punti cardine che interesseranno la revisione della nostra legge regionale sulla Sanità – ha sottolineato la vicepresidente Moratti – e gli obiettivi dichiarati per l’offerta della nostra sanità sono la medicina di prossimità e la cura della persona prima ancora della malattia. In questa progettualità si inseriranno le nuove esperienze delle case di comunità, delle centrali operative territoriali e degli ospedali di comunità».

«Per offrire un ancor migliore servizio alla collettività – ha spiegato Moratti – i nostri punti di forza saranno la sperimentazione di strumenti di Intelligenza artificiale e Machine Learning, nell’ottica di una Sanita’ Smart, a supporto della gestione clinica e organizzativa dei pazienti oltre alla introduzione della figura degli infermieri di famiglia» .

«Nelle linee guida della revisione della nostra legge – ha aggiunto – abbiamo dato grande importanza al potenziamento dell’area territoriale: in questa direzione, innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale consentiranno il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi».

«Rilevanti risorse sono destinate – ha continuato – anche alla ricerca scientifica e a favorire il trasferimento tecnologico, oltre che a rafforzare le competenze e il capitale umano del SSN anche mediante il potenziamento della formazione del personale».

«In questo scenario- ha concluso – abbiamo un progetto molto ambizioso come un Centro nazionale di ricerca sulle malattie infettive cui si affiancano un Centro di Ricerca Translazionale che identifichi nuovi meccanismi di malattia, un Centro di Diagnostica Molecolare che si occupi del tracciamento di nuovi virus, nuove varianti e nuovi batteri antibiotico resistenti che dovessero emergere sul nostro territorio, un Centro di Ricerca Epidemiologica che raccolga, elabori, interroghi e metta a disposizione della comunità scientifica i dati epidemiologici sulle malattie infettive di 10 milioni di cittadini Lombardi e un Centro di Ricerca Clinica che sia in grado di tradurre attraverso la conduzione di trial clinici, anche di fase I, i risultati della ricerca traslazionale in ambito diagnostico e terapeutico in risultati concreti per la salute dei pazienti».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Luglio 2021
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