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Imprese in “rosa”, ecco la fotografia nell’Alto Milanese

E' di San Vittore Olona il primato di aziende in "rosa" nell'Alto Milanese, con 137 imprese femminili su un totale di 569 aziende attive, pari al 24,1%

É di San Vittore Olona il primato di aziende in "rosa" nell'Alto Milanese. Con 137 imprese femminili su un totale di 569 aziende attive, corrispondente a una percentuale del 24,1%, il Comune del Legnanese si aggiudica il terzo posto nella classifica stilata dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, relativa a tutta l'area metropolitana. I primi due Comuni sono Nosate (30%) e Besate (24,7%).

La città di Legnano si trova al 31° posto in classifica, dopo Rho (19,9%), con una percentuale del 19,8%, avendo 1.015 aziende femminili e 4.101 maschili. Le imprese in rosa hanno lo stesso peso (19,8%) a Cerro Maggiore, dove le aziende femminili sono 179 su un totale di 903 aziende attive in paese. Scende, di poco, la percentuale a Parabiago (19,5%,) che conta 2.069 realtà, di cui 404 legate all'imprenditoria femminile.

A Busto Garolfo le imprese attive sono 860, di cui 161 "rosa" (18,7%), a Nerviano 1.086, di cui 202 femminili (18,6%), mentre a San Giorgio su Legnano la percentuale è del 17,7% con 67 aziende femminili e 312 maschili. Più in fondo nella classifica troviamo anche Rescaldina con le sue 765 aziende attive, di cui 127 di donne (16,6%), e infine Canegrate con 101 aziende in rosa su 620 (16,3%). 

«Si tratta di dati in linea con la media nazionale che non sono in assoluto negativi, ma che sono fermi da troppo tempo e che dovrebbero crescere ancora – commenta Gabriella Rimoldi della Vito Rimoldi Spa, referente Gruppo Imprenditoria femminile Confindustria Alto Milanese Le donne dovrebbero buttarsi di più e credo siano importanti il confronto e la partecipazione, per questo è nato il gruppo donne di Confindustria Alto Milanese, proprio per darci voce. In questo ultimo periodo ho constatato una maggiore attenzione nel mondo dell'imprenditoria nei confronti delle donne, ma è ancora tanta la strada da percorrere. Come donne dobbiamo essere consapevoli che fare impresa è faticoso e chiedere aiuto alla famiglia. Il Governo dovrebbe intervenire con agevolazioni fiscali, con un occhio di riguardo all'imprenditoria femminile e alle start up».

Tra i progetti per il futuro del gruppo "in rosa" di Confindustria, anche quello di un corso per donne italiane, per insegnare loro a fare imprenditoria.

Redazione
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Pubblicato il 10 Gennaio 2019
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