Regione Lombardia sostiene l’apertura di negozi alimentari nei piccoli Comuni e nelle Frazioni
La misura, voluta dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi di concerto con l’assessore agli Enti locali e Montagna Massimo Sertori, è finanziata con 5.560.000 euro
Al via domani, martedì 16 settembre alle 10, il bando promosso da Regione Lombardia per sostenere l’apertura di negozi di generi alimentari e di prima necessità nei piccoli Comuni e nelle Frazioni, laddove ne siano sprovvisti. La misura, voluta dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi di concerto con l’assessore agli Enti locali e Montagna Massimo Sertori, è finanziata con 5.560.000 euro: sarà possibile presentare domande fino al 13 novembre 2025 salvo esaurimento fondi. «Come Regione – evidenzia l’assessore Guidesi – diamo un aiuto concreto a chi vuole fare impresa nei piccoli paesi, mettendo a disposizione contributi per agevolare l’apertura di attività che hanno una valenza non solo economica ma anche sociale, rappresentando un presidio importante per le comunità rispetto alla necessità di arginare lo spopolamento».
L’agevolazione, denominata ‘Nuova impresa – piccoli Comuni e Frazioni’, consiste nella concessione di risorse a fondo perduto in conto capitale fino al 80% della spesa ritenuta ammissibile: il contributo non potrà superare il limite massimo di 40.000 euro. I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 3.000 euro e riguardare Comuni con popolazione pari o inferiore a 3.000 abitanti o frazioni di tutti i Comuni della Lombardia. Le domande dovranno essere presentate attraverso la piattaforma ‘Bandi e Servizi’ di Regione Lombardia. L’assegnazione del contributo avverrà con procedura ‘a sportello’ secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta. Per accedere ai fondi è necessario che il Comune competente certifichi l’assenza di un negozio di alimentari da almeno sei mesi, rilasciando apposita attestazione. «Per i piccoli centri – sottolinea l’assessore Sertori – i negozi di alimentari sono fondamentali, soprattutto nelle realtà montane ma non solo, garantendo un servizio essenziale ai residenti e ai turisti. Anche con questa iniziativa vogliamo contribuire a invertire le dinamiche di abbandono dei territori».









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