“Furbetti del cartellino” a Canegrate, la Lega all’attacco del PD: «Questo silenzio ipocrita è inaccettabile»
Il "caso Enrico Cozzi" irrita la Lega: “Inaccettabile che l'ex sindaco di Nerviano svolga la messa alla prova a Inveruno. Dal PD un silenzio che diventa un insulto alle istituzioni”

Sul caso di Enrico Cozzi, coordinatore del Partito Democratico per l’Altomilanese ed ex dipendente licenziato dal Comune di Canegrate, che sarà presto impegnato in lavori socialmente utili nel Comune di Inveruno nell’ambito della messa alla prova, sono intervenute le forze politiche della Lega.
Ad aprire le critiche è Vincenzo Grande, capogruppo all’opposizione della lista Insieme per Inveruno e Furato, che ha espresso il suo dissenso in merito alla decisione dell’amministrazione comunale: “È con profondo sconcerto che apprendo la notizia della decisione di far svolgere i Lavori di Pubblica Utilità presso il nostro Comune a Enrico Cozzi, ex sindaco di Nerviano. Ritengo inaccettabile che una persona riconosciuta responsabile di condotte fraudolente, come accertato dalle autorità competenti, possa operare in un altro ente comunale, come se nulla fosse accaduto – commenta Grande –. Ancora più grave è l’assenza di provvedimenti disciplinari da parte del Partito Democratico, che non ha ritenuto opportuno prendere le distanze da Cozzi, né la mancanza di un gesto di responsabilità da parte dello stesso, che non ha provveduto a dimettersi dai suoi incarichi politici, essendo ancora Responsabile PD Altomilanese. La scelta dell’amministrazione comunale di Inveruno di accogliere questa situazione rappresenta una mancanza di rispetto verso la nostra comunità e i suoi valori. Chiediamo chiarezza e un’immediata riflessione su una decisione che appare tanto inopportuna quanto lesiva della fiducia dei cittadini”.
Sulla stessa linea, anche il commento di Christian Fornara, consigliere comunale e segretario della Lega a Canegrate, che ha sottolineato il danno subito dal proprio Comune: “Il Comune di Canegrate è stato direttamente danneggiato dal comportamento dell’ex dipendente. È inaccettabile che chi ha tradito il proprio ruolo pubblico venga ricollocato in un altro Comune, come se nulla fosse. Serve un segnale chiaro per tutelare la dignità delle istituzioni e il rispetto delle regole”.
Dura anche la presa di posizione da parte della Lega di Nerviano da parte del capogruppo Massimo Cozzi, che ha richiamato alla responsabilità chi ha ricoperto incarichi pubblici: “Enrico Cozzi ha ricoperto per dieci anni il ruolo di sindaco a Nerviano. Proprio per questo, la sua vicenda ha un impatto ancora più grave. Chi ha avuto l’onore di rappresentare le istituzioni deve dimostrarsi sempre all’altezza del ruolo ricoperto, anche dopo il mandato. Invece di fare un passo indietro, si continua a fingere che nulla sia successo. È una mancanza di rispetto verso la comunità nervianese e verso chi ogni giorno lavora onestamente per il bene pubblico”.
A chiudere il fronte delle reazioni è il consigliere regionale della Lega Silvia Scurati, che ha criticato l’atteggiamento del Partito Democratico: “Sempre pronti ad accusare gli avversari, come purtroppo è avvenuto nel passato anche in vicende che si sono risolte con un nulla di fatto, come Legnano, ma silenziosi quando si tratta di un loro dirigente di partito, che risulta essere ancora in carica, licenziato per gravi irregolarità e accolto in un Comune guarda caso a guida PD, per la messa alla prova. Questo silenzio ipocrita è inaccettabile. La Lega chiede coerenza, indipendentemente dal colore politico di appartenenza”.
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