Scuola media Leonardo da Vinci chiusa a Nerviano, Fratelli d’Italia: “Non c’era un piano B per gli studenti?”
Dopo la chiusura della scuola per problemi strutturali, nel mirino di Fratelli d'Italia le valutazioni dell'amministrazione per la collocazione degli studenti ai tempi del progetto per il nuovo campus

Pioggia di dubbi da Fratelli d’Italia dopo la chiusura in via precauzionale della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” di Nerviano, per cui a fine aprile è arrivata la “serrata” dopo i risultati delle indagini strutturali effettuate in vista della ristrutturazione, che hanno fatto emergere problemi di sicurezza. Il circolo cittadino del partito di Giorgia Meloni, dopo assemblee, tavoli e commissioni, pur dicendosi pronto ad una partecipazione che «è, e sarà, vigorosa e propositiva al fine di aiutare l’amministrazione alla risoluzione di un problema molto impattatane per la comunità nervianese», non nasconde «dubbi su quanto sia stato fatto preventivamente».
«Passate dichiarazioni della sindaca disegnavano un quadro in cui si evidenziava una perdita di studenti del 25% dopo le scuole elementari a Nerviano, poiché le famiglie tendevano a scegliere di andare fuori paese per le medie – sottolineano dal circolo di Nerviano di Fratelli d’Italia -; questo fu anche uno dei motivi che spinse l’amministrazione comunale ad adottare il progetto “campus scolastico” che, come sappiamo, naufragò già in fase di studio di fattibilità, nonostante gli oltre 100mila euro già spesi. Proprio in tema di campus scolastico, che prevedeva l’abbattimento sia della scuola media che della scuola elementare, ci sorge spontaneo chiederci dove l’amministrazione avesse previsto di collocare gli studenti dei due istituti durante i lavori. Forse tale valutazione non era stata fatta, altrimenti il problema che oggi ci affligge legato all’inagibilità della scuola media Leonardo Da Vinci avrebbe già una potenziale soluzione studiata e programmata. Abbiamo esposto questi dubbi anche in un’interpellanza dello scorso consiglio comunale, ma non abbiamo ricevuto risposte a riguardo».
«Ci auguriamo che la soluzione tampone che sarà proposta non sia l’ennesimo motivo per disincentivare le famiglie ad iscrivere i propri figli alle scuole medie nervianesi – aggiungono dal partito -. Inoltre, che non si ripercuota anche sulle scuole elementari, considerando il fatto che i lavori potrebbero richiedere molto tempo per essere realizzati. Attendiamo quindi il prossimo tavolo permanente sul tema, confidando di avere chiarimenti sulla situazione e su quali siano gli sviluppi in atto perché famiglie e studenti possano arrivare a settembre con soluzioni idonee allo studio, senza perdere ulteriori giorni di scuola e non dovendo rivoluzionare la propria quotidianità».
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