La crisi di giunta che ha scosso Palazzo Molteni a fine gennaio approda alla Procura della Repubblica del Tribunale di Busto Arsizio: mercoledì 20 febbraio, infatti, il sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi ha segnalato a largo Giardino la diffida protocollata dall'ex vicesindaco Ilaria Cova a partire dalla quale erano poi "precipitati" gli eventi il mese scorso.

[pubblicita] La nota di Cova si opponeva «fermamente all'approvazione delle variazioni richieste alla convenzione urbanistica» relativa al piano attuativo ATU4, legato al nuovo supermercato che sorgerà sulla SP12: una vicenda che parte da lontano, ovvero dal PGT approvato dall'amministrazione guidata da Angelo Pirazzini dal quale aveva poi preso il via l'iter che anni dopo ha portato all'approvazione del piano attuativo, sulla cui fase finale l'ex vicesindaco aveva manifestato più di una perplessità.

Perplessità già respinte al mittente dal resto della giunta, secondo cui «la consigliera Cova, già assessore all’urbanistica, dopo aver partecipato attivamente a tutte le fasi del procedimento in questione ha improvvisamente mutato atteggiamento a partire dal 22 gennaio, quando ha diffidato la giunta dall’approvazione della delibera finale del procedimento sulla base di una serie di argomentazioni rivelatesi prive di fondamento». E la delibera della "discordia", infatti, era poi stata approvata martedì 12 febbraio dalla giunta Biondi. 

Poi la segnalazione alla Procura, finalizzata a «verificare la possibile sussistenza del reato di "Violenza e minaccia ad un corpo dello Stato"». Saranno ora i magistrati bustocchi a valutare se effettivamente sussitano profili di reato nella nota protocollata dall'ex vicesindaco.