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La farmacia chiude i battenti, Olcella non ci sta

Amareggiati i residenti della frazione dopo la chiusura del dispensario di via dei Mille - Attualmente in corso l'interlocuzione tra l'amministrazione e il Pirellone

Ha chiuso i battenti il dispensario farmaceutico situato ad Olcella, che negli ultimi anni aveva rappresentato un punto di riferimento per tutti gli abitanti della frazione e soprattutto per coloro che non hanno la possibilità di recarsi a Busto Garolfo per l'acquisto di farmaci e prodotti da banco.

A decretare lo stop all'attività del dispensario una norma regionale, in base alla quale a Busto Garolfo "spettano" quattro farmacie, una per ciascuno dei quattro quadranti in cui è stato suddiviso il territorio. E dal momento che due dei quadranti individuati in questo scacchiere risultavano "liberi", il Pirellone ha messo a bando due nuove farmacie per il paese: per il momento solo una delle due è stata effettivamente assegnata, proprio quella destinata al quadrante che include anche Olcella.

Dove collocare la farmacia all'interno del quadrante è una libera scelta del professionista, che in questo caso ha deciso di optare per il territorio del capoluogo e non per quello della frazione, con buona pace dei tentativi di "intercessione" dell'amministrazione guidata da Susanna Biondi.

E così ad Olcella hanno dovuto dire addio al dispensario di via dei Mille, dato che i diktat di Regione Lombardia impediscono la prosecuzione di una simile attività non solo ai farmacisti assegnatari di un altro quadrante, ma addirittura allo stesso titolare del quadrante. Addio che però i residenti non hanno certo preso a cuor leggero, tanto che nella serata di ieri, venerdì 13 ottobre, si sono riuniti nel salone dell'oratorio per discuterne.  

Anche Palazzo Molteni non ha intenzione di lasciar cadere la questione, e per farsi portavoce del disagio dei cittadini sta portando avanti un'interlocuzione con il Pirellone: «L'amministrazione comunale – ha infatti spiegato via facebook nei giorni scorsi la prima cittadina bustese, in risposta alle polemiche che sono divampate sui social – da mesi si è attivata per trovare una soluzione con Regione Lombardia. Ad oggi l'interlocuzione è ancora aperta. Dateci il tempo di completare il tentativo per le vie istituzionali (tempo che dovrebbe tradursi in una decina di giorni circa, ndr). In ogni caso, che vada bene o che non portiamo a casa nulla, avevamo già deciso di indire un'assemblea pubblica a Olcella, per informare ma anche per decidere insieme alla cittadinanza le azioni da mettere in atto. Se le vie istituzionali non avranno risultato ben venga la mobilitazione dei cittadini!».

«Stiamo continuando anche in questi giorni a confrontarci con Regione Lombardia – le fa eco il vice sindaco Ilaria Cova – per trovare una soluzione a questo grosso problema. Nello specifico, vorremmo chiedere l'attivazione di una nuova sede per Olcella, sfruttando, se possibile, le norme per i territori disagiati (frazioni, zone montane), anche ricorrendo alla richiesta di deroga».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Ottobre 2017
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