Cerro Maggiore – suo malgrado – è pronta a pagare 1,6 milioni al Credito Sportivo per la piscina comunale. Lo ha ribadito l'assessore al bilancio Matteo Bocca ieri sera, mercoledì 20, durante il consiglio comunale. Nelll'ultima riunione del parlamento cittadino è stata approvata la variazione di bilancio che permetterebbe l'esborso per le casse comunali.

Uno spiraglio per la speranza, però, c'è ancora. Con cauto ottimismo l'assessore Bocca ha lasciato trasparire la possibilità che sia NAM, società che gestisce la piscina, a sanare da sè il suo debito. Il Comune, infatti, interverrebbe nella vicenda in qualità di garante per la società. Le trattative tra amministrazione e NAM restano in corso. Data chiave rimane quella del 13 marzo. Lo scenario peggiore che si possa prospettare per il Comune è quello di dover pagare il milione e sei, non rientrare comunque in possesso del centro sportivo poichè il diritto di superficie è stato venduto da NAM a Monte dei Paschi di Siena e dover affrontare un percorso giudiziario.

[pubblicita] Critico sull'intero progetto della piscina il consigliere comunale Edoardo Martello (Movimento 5 Stelle): «questo progetto era nato male, è stato lunghissimo nei tempi e non è ancora finito. La fideiussione è stata rilasciata incautamente: è stato un errore». Dai banchi dell'opposizione, su tutt'altra linea, il consigliere Calogero Mantellina, assessore all'epoca della piscina, che ha difeso la scelta dell'allora amministrazione: «Qualcuno evidentemente ritiene che tutte le colpe in questo Comune siano mie. Se l'operazione andrà a buon fine, ritengo ancora che la piscina sia stato l'affare del secolo per il Comune».

Nella stessa seduta di consiglio, la maggioranza ha anche approvato un'altra variazione di bilancio da 950mila euro: 850mila per i lavori alle scuole di via Boccaccio e 100mila per il rifacimento di via Calvi.