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Europee, Comi (FI): “Ridare dignità a Saronno dopo i danni dell’ammin​istrazione Porro”

Così Lara Comi, candidata alle Europee 2014 con Forza Italia, nel discorso di chiusura della campagna elettorale...

“Basta con la città militarizzata, in cui vengono tollerate le occupazioni abusive, i negozi chiudono e il centro muore, perché i cittadini hanno paura ad andare in giro. Saronno deve ritornare a vivere. Se sarò eletta nuovamente al Parlamento Europeo, continuerò a lavorare per la mia città e per tutta la provincia di Varese, come ho fatto in questi primi cinque anni di legislatura da europarlamentare a Bruxelles”.

Così l’Onorevole Lara Comi, candidata alle Europee 2014 con Forza Italia, nel discorso di chiusura della campagna elettorale, che ha voluto tenere al Comi Point di Corso Italia a Saronno, proprio per testimoniare la sua volontà di tenere “un piede in Europa e uno in Italia, per portare a termine le tante battaglie condotte in questi anni”. 

Innanzitutto, quelle per ridare dignità alla città di Saronno: “Il sindaco Porro ha lasciato che Telos diventasse padrone della città, tollerando vandalismi, imbrattamenti e degrado. È grazie alle mie sollecitazioni che è stato sgomberato l’ex macello di via don Monza, anche se solo dopo un anno, nonostante avessi tempestivamente segnalato, attraverso lettere indirizzate al sindaco, i tanti abusivismi (utilizzo di acqua, energia elettrica..) da parte degli occupanti. Ma lui ha pensato solo ad attaccare i suoi avversari, senza mai fare nulla di concreto. Anzi, sperpera 500 mila euro per riutilizzare l’ex edificio occupato e ha di fatto sancito la morte delle attività commerciali, con il suo limite di circolazione a 30 km/h, l’aumento della Tosap". Mentre Porro ‘valorizzava’ i giovani di Telos che distruggevano la città, io in questi anni ho preferito dare il contributo ai nostri piccoli studenti, che ogni anno vincono premi europei e possono fare un’esperienza formativa visitando le Istituzioni a Bruxelles e a Strasburgo”.

Guardare alla realtà locale con occhio europeo significa anche dare a Saronno e al suo territorio un ruolo da protagonista nell’Expo 2015: “Un appuntamento importante per cui, immobile come su moltissimi altri fronti, l’amministrazione Porro non ha ancora fatto nulla. Ci sono decine di realtà che si sono già mosse per essere protagoniste all’esposizione universale del 2015. Saronno no. Lo stesso accade sul tema dei fondi Ue, il nostro Comune dorme profondamente: i soldi non cascano dall’alto bisogna guadagnarseli con fatica e con progetti che siano attinenti alla politica che la Commissione porta avanti. Io ho lavorato, con tante amministrazioni con le quali abbiamo presentato insieme progetti a livello comunitario”.    

In questi anni ho sempre dedicato attenzione alla provincia di Varese, a cominciare dalla questione della tutela dei 60 mila frontalieri e della vicenda oggi ancora ‘calda’ dei lavoratori di Sea Handling. "Si tratta di 2300 persone cui va la mia piena solidarietà e comprensione per le loro giuste preoccupazioni. Mi auguro che si voglia evitare un piano esuberi volto, a quanto pare, al risparmio di 20 milioni sul costo del lavoro, che sarebbe penalizzante per il territorio e per Malpensa".

Sono state centinaia le interrogazioni che Lara Comi ha presentato in Europa, sollecitando risposte anche a situazioni di crisi aziendali in provincia di Varese, dopo avere incontrato operai e sindacati: dal caso Husqvarna al Gruppo Riva a Ims, solo per citare alcuni esempi. In parallelo ha difeso gli interessi delle Pmi, il made in Italy, dal tessile all’agroalimentare, i giovani imprenditori e le giovani imprenditrici che fanno ricerca.

"Vorrei ricordare anche il problema del sovraffollamento del carcere di Busto Arsizio che ho visitato più volte a seguito della condanna inflitta dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo”, ha concluso Lara Comi, prima di salutare i tanti sostenitori con un messaggio sull'importanza di andare a votare: "Durante la mia visita negli Stati Uniti nel 2013, unica italiana scelta dallo staff del presidente statunitense Barack Obama per partecipare al progetto “Insights On America", sono stata in Missisippi dove ho conosciuto l'espressione one man-one vote. Ovvero: votare è una delle più grandi conquiste della democrazia. Ogni voto conta perché diventa espressione democratica della volontà individuale. Per questo vi chiedo, il 25 maggio, di andare alle urne e non lasciare vincere il partito dell'astensionismo e dell'antipolitica".

Redazione
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Pubblicato il 23 Maggio 2014
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