La Flora balla da sola
Clamoroso alla contrada rossoblu - Per le critiche rivolte ai Magistrati, durante il saluto della nuova reggenza, se ne vanno tutti, contrade comprese...
(m. tajè) -La Flora… balla da sola. Questa sera, fatto unico nella storia del Palio, una contrada durante la investitura ufficiale della reggenza è stata abbandonata dai magistrati e dalle altre sette consorelle, ritenutisi offesi per alcune considerazioni avanzate soprattutto dal capitano Dario Giudici.
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La manifestazione è iniziata con la cerimonia religiosa concelebrata dai parroci dei Santi Martiri e del Beato Cardinal Ferrari, rispettivamente don Fabio Viscardi e don Paolo Gessaga.
Il rito della investitura ha avuto protagonisti Donata Colombo, gran priore, Dario Giudici, capitano, e Laura Pozzobon, castellana. Con loro sono stati nominati scudiero Mauro Marchitelli e Maria Teresa Fraschini, gran dama.
Quindi la cerimonia in Oratorio. La vicenda è stata illustrata dal gran priore Donata Colombo. La contrada deve ancora pagare una multa di 13mila euro, dovuta per i fatti del Palio 2013. Un contatto preliminare con il cavaliere del Carroccio avrebbe permesso alla contrada di saldare il conto a "rate". Accordo, tuttavia, non ratificato dagli altri magistrati. Da qui, delusione e rabbia alla Flora, tanto da indure il gran priore a concludere il suo intervento con una metafora: «Noi ci sentiamo le scarpe strette. Le cambieremo con un paio più larghe. Ma in questo cammino verso il Palio ci sentiamo sempre più soli».
Ma è stato il discorso del capitano Giudici a spaccare il mondo paliesco in due: La Flora da una parte, i magistrati e le altre contrade (San Bernardino un po' meno) dall'altra.
«Noi – ha affermato Giudici – siamo un popolo fiero, orgoglioso e non facinoroso. La mancata rateizzazione della ammenda è l'ennesimo, disarmante episodio tra La Flora e i Magistrati. Siamo dispiaciuti di constatare che i Magistrati non sanno gestire situazioni difficili. In futuro la contrada non inviterà più i Magistrati alle proprie manifestazioni».
Caos totale. Mentre i contradaioli applaudivano entusiasti il proprio capitano, ecco il gran maestro Romano Colombo alzarsi e lasciare il proprio posto in prima fila. Subito è stato seguito dal cavaliere Mino Colombo, dall'assessore Silvestri in rappresentanza del sindaco Centinaio e dal presidente della Famiglia Legnanese, Luigi Caironi.
Anche le reggenze si sono guardate un attimo e hanno seguito i Magistrati. Unica poi a fermarsi nel salone in festa quella di San Bernardino.
In questa pagina, la replica del cavaliere del Carroccio Mino Colombo
Per un ulteriore chiarimento del gran priore Donata Colombo, cliccare qui
La galleria fotografica è di Luigi Frigo
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