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Meno consumo di suolo con la variante di Pgt

Ora spazio alle osservazioni...

Rigenerazione urbana, riduzione del consumo di verde e spazio all'ediliza sociale. L'assessore all'urbanistica, Antonio Ferrè torna a ribadire, insieme al sindaco Alberto Centinaio, i pilastri della variante del Pgt dopo la sua adozione avvenuta il 4 ottobre. Un documento, fortemente contestato dalle minoranze, di cui la maggioranza riconosce la bontà. «E' stata criticata soprattutto la scelta di riconvertire l'area industriale verso Dairago ad agricola – ha esordito in conferenza stampa, il primo cittadino – ogni Comune non deve più avere la sua area industriale, bisogna ragionare in termini sovracomunali. Per questo come zona omogenea abbiamo deciso di istituire il tavolo per lo sviluppo economico. Lo stesso concetto vale per le strutture sportive, meglio un ottimo palazzetto sovracomunale che un palazzetto mediocre in ogni comune». 

Meno consumo di suolo – Lo stralcio dell'area industriale ha inoltre permesso di dimezzare consumo di suolo: con la variante, infatti, la superficie urbanizzata e urbanizzabile scende da 13.059.785 mq. 12.601.058 mq, in termini percentuali dal 73,63% al 71,04%. Sono stati principalmente eliminati gli ambiti produttivi esterni per un totale di 430.000 mq, oltre a 260.000 mq di aree per servizi e spazi pubblici, per un totale di 690.000 mq. pari al 3.89% del territorio comunale.

«Abbiamo fissato il recinto della città – spiega l’assessore alla Gestione del Territorio, Antonio Ferrè-.Da un lato si tratta di contenere il processo di conurbazione e in parallelo, per altro verso, salvaguardare le aree agricole residue di cornice alle città allineate lungo l’asse del Sempione. La maggior parte di queste aree è e sarà inclusa nel sistema dei parchi locali come condizione di maggiore tutela. L’ampliamento del Parco Alto Milanese dal punto di vista della consistenza è l’operazione più impegnativa e che coinvolgerà anche altri comuni nella creazione di un corridoio ecologico territoriale».

Ambiti con mix funzionali – La  riduzione di consumo di suolo è stata poi  bilanciata dall’inserimento della destinazione produttiva in vari ambiti puntando su mix funzionali come condizione più favorevole alla loro attuazione. Secondo le minoranze a questi ambiti viene però lasciato  troppo spazio alla negoziazione. Secondo Ferrè porre maggiori margini di flessibilità è importante per attrarre operatori, flessibilità che deve essere bilanciata da obiettivi di bene pubblico da raggiungere. 

Rigenerazione urbana – Per quanto riguarda lo sviluppo economico, la variante punta poi alla rigenerazione urbana, e al riutilizzo delle aree dismesse (vedi Manifattura). Nella relazione che accompagna il Pgt sono previste anche agevolazioni fiscali per chi dovesse investire in queste aree. «Sono state recepire le richieste di Confindustria – ha detto il sindaco – ma questo è un capitolo che riguarda il bilancio». 

Edilizia sociale – L'ultimo aspetto riguarda l'edilizia sociale: «Oggi – ha spiegato  l’assessore – è fondamentale, lo chiedono gli operatori stessi,  spingere le nuove realizzazione verso tipologie corrispondenti all’attuale struttura sociale più parcellizzata e in continua trasformazione. Per orientare verso questa politica attuativa si è introdotta una norma alternativa alla perequazione che consente di raggiungere l’indice minimo negli ambiti residenziali realizzando almeno il 50% degli alloggi in formule varie di convenzionata».

Tutta la documentazione relativa alla variante è facilmente disponibile in un’apposita sezione del portale istituzionale (www.legnano.org) raggiungibile cliccando sull’icona PGT 2.0. Nel periodo previsto per la presentazione delle osservazioni – da settimana prossima 30 giorni per visionare i documenti altri 30 per depositare le osservazioni – i tecnici comunali saranno a disposizione dei cittadini per fornire ogni informazione e chiarimento.

Condivisione della maggioranza – La variante di Pgt esprime la volontà di tutta la coalizione di maggioranza "Io amo Legnano: «Ambiente, lavoro, vivibilità: punti focali del nostro programma, che godono di adeguata attenzione in questo atto. La scelta dell'amministrazione comunale di revisionare il piano del 2011 si rivela dunque efficace, oltre che molto più economica di una redazione ex novo –  si legge nel comunicato che porta la firma di Insieme per Legnano, Italia dei Valori, Partito Democratico e RiLegnano le intenzioni espresse nel programma elettorale del 2012, i contributi portati nel tempo dalle nostre liste e partiti, la traduzione e la sintesi operate dall'assessore Ferrè e dai tecnici comunali confluiscono nel documento adottato dal consiglio comunale dopo sei serate di lavoro, concluse dal voto favorevole della nostra coalizione. Qualcuno l'ha definita “maratona”, e allora accettiamo la metafora sportiva. È stata, senza dubbio, una corsa formalmente regolare. Tutti i nostri concorrenti hanno chiesto e ottenuto un rinvio della partenza, per poter prepararsi al meglio. Poi, avversari leali hanno profuso impegno, come noi, e prodotto numerose proposte, che talvolta abbiamo accettato, spesso respinto, sempre considerato e approfondito. Altri si sono resi conto di non poter vincere e hanno provato a far perdere tutti, hanno contestato le regole e sono ricorsi alla provocazione; ma, dopo aver ugualmente fallito, si sono lamentati con i giudici, millantando di aver subito scorrettezze. Bontà loro; ma il traguardo, nel frattempo, è stato tagliato».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Ottobre 2016
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