Nessun passo indietro sullo spegnimento di Accam, nessuna perplessità sull'operato del nuovo presidente Emilio Cremona, ma la richiesta di un piano industriale serio per arrivare, senza troppe ricadute negative, alla chiusura dell'inceneritore avviando il nuovo progetto "Fabbrica dei Materiali". Il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio, interviene dopo le notizie di acceleramento della dismissione di Accam, anticipata addirittura al 31 gennaio 2015. Questo a fronte di conti sempre più in rosso: con i forni accesi, si ipotizza una perdita di 4 milioni nel solo 2016:  «Pensare di chiudere tra quattro mesi è  però un rischio troppo groppo – spiega il primo cittadino – Ho visto usare questa accelerata in modo strumentale. Per questo ho chiesto al nuovo presidente di informare tutti i soci e presentare un piano industriale complessivo, che dettagli i costi e i numeri in vista di una futura fabbrica dei materiali. Questa non è una richiesta per allungare i tempi ma per agire tenendo i piedi ben saldi a terra». 

Centinaio ha chiesto la convocazione di un'assemblea per il 9 ottobre alla quale prenderanno parte tutti i sindaci soci di Accam e non solo quelli (provvisori) del collegio di vigilanza. «Non sarà un'assemblea deliberativa, ma informativa in modo che tutti i 27 soci abbiamo contezza di quanto sta accadendo».

Per il sindaco di Legnano è inoltre indispensabile conoscere nel dettaglio i costi della restituzione del sito di Accam, bonificato, al Comune di Busto Arsizio (il collega Gigi Farioli lo rivuole entro il 2025) e sapere con chiarezza quanti soldi metterà a disposizione Regione Lombardia per aiutare i Comuni ad approdare verso il nuovo sietema di riciclaggio dei rifiuti: «Sono stufo di sentire annunci e parole». 

Sempre in giornata, il sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, ha scritto una lettera nella quale ribadisce la richiesta che il sito di Accam venga restituito al suo comune entro il 2025, la sua contrarietà alla ri-classificazione dell'inceneritore e chiede aiuti economici alle Istituzioni per l'operazione di spegnimento e attivazione della fabbrica dei materiali.