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Cgil Lombardia: «Intervenire su trasporti e sanità prima del 7 gennaio»

Secondo i sindacalisti della Cgil Lombardia se non si interviene sui trasporti e sul tracciamento non si potranno riaprire le scuole

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«Se non si interviene su trasporti e sanità si rischia di aprire le scuole e richiuderle subito». È il pensiero dei sindacalisti della Cgil intervenuti oggi, giovedì 17 dicembre, sul tema della riapertura delle scuole per il 7 di gennaio. Argomento trattato al Tavolo permanente all’Ufficio Scolastico Regionale, richiesto dalle organizzazioni sindacali, con la presenza di vari soggetti tra cui Regione Lombardia.

Il DPCM del 3 novembre ha previsto che dal 7 gennaio 2021 gli studenti delle scuole secondarie di II° rientrino per il 75% in presenza a scuola. Per realizzare il raccordo tra scuole e trasporto il governo ha affidato ai Prefetti il coordinamento di tavoli cui sono stati chiamati a partecipare tutti i livelli istituzionali, dal sindaco della città metropolitana o presidente della provincia ai rappresentanti dei trasporti, dai dirigenti degli ambiti territoriali ai rappresentanti del Ministero dei Trasporti. «A questi tavoli i sindacati non sono presenti nonostante siano prevedibili ricadute sull’organizzazione del lavoro e quindi dell’orario del personale – affermano i sindacalisti -L’incontro di oggi del Tavolo permanente purtroppo non ha dato riscontri né in termini di dati, né in termini di soluzioni relative al trasporto degli studenti.

E’ evidente la difficoltà di coniugare una capienza dei mezzi di trasporto al 50% e la garanzia di una presenza al 75% degli studenti soprattutto in assenza di un reale potenziamento dei mezzi a disposizione. In questo quadro la scelta è stata inevitabilmente quella di piegare l’offerta scolastica sulla base delle possibilità offerta dal trasporto pubblico. Ad oggi non ci sono, per quanto sappiamo, sensibili interventi strutturali per garantire il trasporto dei ragazzi».

Le scuole si erano attrezzate già a settembre, tenendo conto dei vincoli strutturali imposti dal numero degli allievi per classe e dalle dimensioni delle aule con possibili scaglionamenti e utilizzo della DDI. «Ora si chiede nuovamente alle scuole, ad anno scolastico iniziato e programmato, di venire incontro alle esigenze del trasporto con rimodulazioni senza tenere conto della complessità organizzativa delle scuole dove i docenti operano non solo su classi differenti ma spesso anche su scuole diverse – affermano le parti sindacali -. Si sono presi in considerazione solo i vincoli imposti dal numero dei mezzi e dalle distanze che si devono coprire: purtroppo scaglionare gli ingressi è solo una parte del problema. Ad esempio nessuna informazione ci è stata data sulle uscite dei ragazzi, in quanto tempo potranno raggiungere le loro case e se si intende dare loro la possibilità di poter avere un pasto senza creare ulteriori assembramenti».

Altro tema che deve essere affrontato, secondo la Cgil, è il potenziamento della capacità di tracciamento dei contagi. «Se non verrà previsto un rafforzamento del personale dell’Ats – precisano con forza dalla Cgil lombarda – sarà impossibile consentire i tracciamenti epidemiologici e il necessario supporto sanitario alle scuole e alle famiglie coinvolte. I sindacati presenti hanno assicurato la loro piena collaborazione attraverso un confronto costruttivo per trovare delle soluzioni efficaci tali da far raggiungere il nostro obiettivo (tutti gli alunni a scuola in presenza ed in sicurezza): è questo il motivo per cui continuiamo a chiedere che la scuola venga veramente messa al centro».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Dicembre 2020
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