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Invecchiamento attivo a Legnano, per Cgil sta «nell’equilibrio tra politiche sociali e sanitarie»

Numerosi i punti toccati da Mario Principe segretario della Cgil Ticino Olona convinto sia necessario «un ripensamento profondo dei sistemi sanitari e sociali»

La presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” al Castello di Legnano

«Riportare le politiche sociali e sanitarie al corretto rapporto tra pubblico e privato, anche rispetto al ruolo degli enti del terzo settore e del no profit, la cui azione non può mai essere sostitutiva, a partire dall’individuazione dei bisogni e dalla programmazione degli interventi». Così Mario Principe il segretario della Cgil Ticino Olona è intervenuto durante la presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” presentata oggi, sabato 28 ottobre, nella sala Previati al Castello di Legnano. Studio promosso da SPI CGIL Lombardia e Ticino Olona e, condiviso con l’amministrazione comunale di Legnano. A tal proposito, visti gli scopi di questo studio pensato per poter migliorare le politiche sociali a favore dell’invecchiamento attivo, ha precisato: «Qui ci troviamo di fronte ad una amministrazione sensibile sui temi e orientata alla contrattazione sociale la quale va rilanciata e rafforzata».

L’invecchiamento della popolazione richiede per Principe «un ripensamento profondo dei sistemi sanitari e sociali, dove organizzazione territoriale dei sevizi sanitari e integrazione sociosanitaria rappresentano il binomio imprescindibile da cui partire perché sono le grandi carenze presenti nel sistema attuale. Le persone anziane sono il 24% della popolazione: occorre garantire una risposta adeguata ai loro bisogni di salute e assistenza». Ribadendo la necessità di un confronto costante tra istituzioni e sindacato Principe ha sottolineato che per rispondere all’emergere continuo nel tempo di nuove povertà e nuovi bisogni, è «prioritario, anche a livello territoriale, individuare luoghi di confronto tra sindacato, associazioni, regioni, enti locali e ATS in cui agire la contrattazione sociale territoriale per aggiornare una mappatura dei bisogni che riconosca nuove fragilità e definisca nuove risposte. Veniamo da anni di impoverimento dei sistemi sociali e sanitari, colpiti dai tagli di politiche di austerità che hanno ostacolato le innovazioni necessarie, provocato una drammatica carenza di personale, blocco del turn over e mancato riconoscimento del lavoro, che hanno mortificato le legittime aspettative di migliaia di professionisti e portato ad un sovraccarico difficile da sopportare per servizi e operatori, che ha portato a una riduzione dei diritti e tutele ai cittadini».

Tra i numerosi punti toccati da Principe c’è quello dell’assistenza domiciliare: «un pilastro della Riforma dell’assistenza territoriale. E va migliorato il sistema di residenzialità e della sua accessibilità e sostenibilità economica, in particolare per le persone anziane non autosufficienti e ad elevata complessità assistenziale».  Nel contempo per il sindacalista va ammodernata la rete delle strutture residenziali, «prevedendone l’inserimento nel tessuto urbano, il rispetto di standard organizzativi, professionali e qualitativi, e l’inclusione nella filiera dell’assistenza territoriale». Vanno poi promosse le politiche per la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e sostegno per le famiglie che se ne fanno carico. «È necessario incrementare la presenza e la fruibilità di servizi e strumenti finanziati in misura adeguata, e intervenire sul diritto all’accessibilità a 360° partendo dall’abbattimento di ogni barriera, architettonica, digitale e culturale – afferma il sindacalista -. Bisogna attuare un approccio multidimensionale per la presa in carico delle persone con disabilità per realizzare il progetto personalizzato da attuare attraverso la rete integrata dei servizi, chiamati a garantirne la continuità nelle varie fasi della vita, favorendo la più ampia realizzazione dei progetti di vita indipendente ed autonoma». Quindi è necessario un forte sistema di welfare pubblico universale: «Un sistema capace di agire in modo integrato attraverso gli interventi attivati e i servizi territoriali, da potenziare nelle dotazioni organiche».

Legnano, una città “giovane” che pensa all’invecchiamento attivo per far vivere la comunità

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Ottobre 2023
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