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Primi passi per la nascita di Casa e Ospedale di Comunità a Legnano

In questi giorni all'ingresso di via Candiani del vecchio ospedale di Legnano è stata posizionata la cartellonistica in vista dell'entrata in funzione delle nuove strutture

Generica 2020

Primi passi per la nascita di Casa e Ospedale di Comunità al vecchio ospedale di Legnano: all’ingresso di via Candiani in questi giorni è stata posizionata la cartellonistica in vista dell’entrata in funzione delle nuove strutture, tasselli fondamentali su cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza intende rifondare la sanità territoriale andando oltre ai nodi critici che la pandemia ha messo in evidenza in tutta la loro portata.

In Lombardia è prevista complessivamente la nascita di 218 Case di Comunità, 71 Ospedali di Comunità e 101 Centrali operative territoriali su terreni o immobili di proprietà del servizio socio-sanitario regionale o degli enti locali. Le strutture copriranno bacini di utenza da 50mila abitanti per quanto riguarda le Casi di Comunità, mentre per gli Ospedali di Comunità si sale a 150 mila abitanti, con particolare attenzione alle zone difficilmente raggiungibili, per le quali sono stati previsti standard di popolazione più bassi. Per la Città Metropolitana di Milano si parla in tutto di 71 Case di Comunità, 23 Ospedali di Comunità e 36 Centrali operative territoriali.

Nelle scorse settimane una delibera regionale ha confermato, come aveva già anticipato un precedente provvedimento di ottobre, la presenza nella città del Carroccio di un Ospedale di Comunità con Casa della Comunità nel vecchio ospedale di via Candiani per quanto riguarda l’ambito territoriale che comprende la Città del Carroccio e Rescaldina. Le palazzine interessate saranno quelle che ospitavano il Dipartimento Materno-Infantile, i reparti di Malattie Infettive, Oncologia e Neurologia, e l’area già ristrutturata della vecchia portineria. In previsione c’è anche la riqualificazione della palazzina dove era collocata l’amministrazione, per la quale sono stati richiesti fondi ad hoc.

In queste aree troveranno “casa” servizi sanitari, socio-sanitari e anche sociali, con riferimento in primis a quelli offerti da Azienda So.Le. ma anche ad alcuni di matrice comunale. E anche se la tempistica non è stata messa ancora nero su bianco, almeno sulla carta di parla di una sequenza temporale piuttosto rapida dal momento che si tratta di strutture tuttora in uso ad eccezione della palazzina della Neurologia, per la quale sono però già andati in porto sia i lavoro che i collaudi. A rendere più rapido l’iter, poi, sarà anche la circostanza che molte delle funzioni destinate ad essere collocate nella Casa di Comunità, come il servizio di scelta e revoca del medico, quello di continuità assistenziale e lo sportello per le fragilità, hanno già sede nei padiglioni che fino a qualche anno fa ospitavano l’ospedale cittadino.

Nel Legnanese è prevista anche la nascita di una Casa di Comunità a Busto Garolfo nel centro socio-sanitario di via XXIV Maggio per il distretto territoriale che comprende oltre al paese Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese, mentre una terza struttura, quella destinata a coprire l’ambito composto da Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona, troverà casa nell’edificio ponte dell’area ex Rede a Parabiago.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Gennaio 2022
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