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Giornata mondiale del Diabete: lettera a una mamma del 1922, quando l’insulina fu testata sull’uomo

A distanza di 99 anni, il nostro lettore Francesco De Simone, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, celebrata il 15 novembre, ha scritto una interessata lettera indirizzata a una mamma di una mamma di 99 anni fa per sottolineare l'importanza dei progressi fatti dalla scienza

Generica 2020

11 Gennaio 1922. Per la prima volta al mondo l’insulina viene testata sull’uomo. A distanza di 99 anni, il nostro lettore Francesco De Simone, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, celebrata il 15 novembre, ha pensato a tutti quei bambini e quei genitori che hanno vissuto la malattia prima del 1922, e ha scritto una interessata lettera indirizzata a una mamma di una mamma di 99 anni fa per sottolineare l’importanza dei progressi fatti dalla scienza.

Cara mamma del 1922,
ti scrivo perché come te, il diabete tipo1 è venuto a bussare nella vita di mia figlia. Quella che sembrava una vita tranquilla è cambiata da un giorno all’altro. Anche io cara mamma del 1922 ho visto mia figlia cambiare, diventare ciò che stentavo a riconoscere, spegnersi piano piano, lentamente. Nonostante io non viva nel 1922, anche adesso  capire cosa stava succedendo non
è stato poi tanto facile. Ma tu lo sai come siamo noi mamme…
Conosciamo i nostri figli nove mesi più di quanto loro stessi si conoscano, sappiamo a memoria ogni centimetro della loro pelle e nei loro confronti abbiamo un sesto senso speciale.
E così, nonostante l’ennesimo “sei una mamma esagerata” finalmente le mie parole, sono state ascoltate e purtroppo avevo ragione Nonostante gli anni che passano, non è mai facile. Sai cara mamma del 1922, anche per me questa diagnosi non è stata facile. Dentro di me ero certa che qualcosa non andava, volevo sbagliarmi, e credimi io odio sbagliare.
I primi mesi sono stati duri, impossibile accettare questo cambiamento. Avevo quasi paura di allontanarmi da casa per evitare di non avere tutto a portata di mano.
Perché era successo? Era una bambina così sana, non aveva mai avuto niente e invece…

Ogni volta che la guardavo , non potevo non vedere l’ombra del diabete t1 che l’avrebbe accompagnata per tutta la vita. Anche tu hai provato le stesse cose? Sono sicura che anche tu per prima hai capito che qualcosa non andava. Noi mamme siamo un po’ maghe. Così come è facile capire i nostri figli prima degli altri, soffriamo anche un po’ più degli altri. I sensi di colpa sono stati tanti, troppi e assolutamente inutili.
Poi piano piano, molto piano, quell’ombra che vedevo dietro la mia bambina è sparita.
Però sai che c’è?
Sai cara mamma del 1922,
tu non lo sai ancora ma noi siamo davvero fortunate, perché quella cosa che stanno iniziando a provare sull’uomo chiamata INSULINA, bhè funziona! Si certo, il diabete farà compagnia ai nostri figli per sempre, anche alla mia
nonostante ti scriva dal 2019 perchè non hanno ancora trovato la cura, ma siamo comunque fortunate. Lo so che ti sembrerà strano immersa come sarai di siringhe da sterilizzare, glicemie impazzite da non poter misurare, notti insonni a vegliare senza poter
vedere nulla, ma credimi è così. Certo io sono molto più facilitata rispetto a te, perché nonostante non abbiano ancora trovato la cura, la tecnologia non si è di certo fermata. Io ad esempio non ho più le siringhe ma ho le penne, uso dei glucometri talmente piccoli da portarli in giro, e poi esistono gli oggi e sempre siano lodati sensori: degli oggetti che attaccati sul corpo mi comunicano istante per istante la glicemia
del momento. Poco importa se poi mia figlia è chiamata il robot, perché l’evoluzione dell’ignoranza come la cura definitiva al diabete tipo1, non  è ancora avvenuta, ma lei è viva e siamo fortunate! Siamo fortunate perché con noi abbiamo ancora i nostri bambini, che grazie
all’insulina diventeranno grandi. Sai cara mamma del 1922, forse proprio tu sei la più fortunata, perché tu sarai tra le prime  di una serie di
madri a veder crescere tuo figlio. Io a pensare a tutti i bambini e genitori prima del 1922  non posso che sentirmi
fortunata, totalmente e estremamente fortunata.
Sai cara mamma del 1922,
vorrei che un giorno ci scrivesse una mamma di un futuro non molto lontano e direbbe che noi siamo state fortunate perché abbiamo visto i nostri figli crescere nonostante il diabete tipo1, ma lei lo è ancora di più perché ha visto il suo guarire…

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Novembre 2021
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