Quantcast

Cosa può nascondersi dietro l’immagine di una famiglia perfetta? “La spinta”

"La spinta" è un viaggio ipnotico e necessario nella psiche di una donna a cui nessuno è disposto a credere

libro sul comodino

La spinta
di A. Audrain
ed. Rizzoli
€ 18,00

Questa settimana vogliamo mettervi alla prova con un romanzo che non fa sconti su uno dei temi più tabù della nostra società: la fatica di essere madre. Al di là dei luoghi comuni che vogliono tutte le madri felicissime, preparatissime, disponibilissime e organizzatissime, esiste la reale fatica del rapportarsi con un piccolo essere che dipende in tutto e per tutto da te, il senso di inadeguatezza di fronte alla fatica, il senso di colpa per il desiderio di avere tempo per sé, il sacrificio in termini di sonno, cibo, tempo, lavoro. Oggi si fa ancora molta fatica a parlare di depressione post partum, e ancora di più si fatica ad ammettere che non tutte le donne riescono ad essere madri allo stesso modo.

Questo è quello che si trova ad affrontare la protagonista di questo libro, Blythe: figlia e nipote di due donne dure e decisamente poco materne, affronta la sua maternità come un tributo dovuto all’immenso amore per il marito, il quale però – appena iniziano le prime difficoltà – si dimostra totalmente sordo alle sue necessità. Alla stanchezza e alla sensazione di non avere legami con la creatura che ha messo al mondo, presto si unisce la sensazione che in quel piccolo essere qualcosa non vada…

Ci troviamo così molto tempo dopo, una Vigilia di Natale, in macchina con Blythe, che spia la nuova vita di suo marito. Attraverso la finestra di una casa estranea osserva la scena di una famiglia perfetta, le candele accese, i gesti premurosi. E lì c’è Violet, la sua enigmatica figlia, che dall’altra parte del vetro, a sua volta, la sta fissando immobile. Negli anni, Blythe si era chiesta se fosse stata la sua stessa infanzia fatta di vuoti e solitudini a impedirle di essere una buona madre, o se invece qualcosa di incomprensibile e guasto si nascondesse
dietro le durezze e lo sguardo ribelle di Violet. Violet che, sin da piccolissima, ha avuto espressioni d’amore solo per il padre; Violet che non sorrideva mai, che la guardava con odio; Violet che, appena ha imparato a parlare, ha iniziato a usare spessissimo la parola “odio”; Violet che è sempre stata aggressiva con tutti, soprattutto con lei. Quando ne parlava con Fox, il marito, lui tagliava corto, tutto era come doveva essere, diceva.

Nemmeno quel terribile episodio, quello della spinta, è riuscito a smuovere Fox dalla sua idea di perfezione familiare o a convincerlo che in Violet ci sia una profonda zona di buio.

Blythe, però, ora è pronta a raccontare la sua parte di verità, e la sua voce ci guida dentro una storia in cui il rapporto tra una madre e una figlia precipita in una voragine di emozioni, a volte inevitabili, altre persino selvagge. Un tour de force che pagina dopo pagina stilla tutto quel che c’è da sapere quando una famiglia, per preservare la sacralità della forma, tace.

Viscerale, onesto fino alla brutalità, “La spinta” è un viaggio ipnotico e necessario nella psiche di una donna a cui nessuno è disposto a credere.

Un thriller dell’anima che è impossibile lasciare, anche se ogni pagina toglie il fiato come un pugno in pancia. Strepitoso.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 31 Gennaio 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore