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Chi li guarda i vecchi e i bambini? “Troppo freddo per Settembre”

Mina è l'amica che tutti vorremmo avere, quella da chiamare di notte se ti lascia il fidanzato

Libro sul comodino - Troppo freddo per Settembre

Troppo freddo per Settembre
di Maurizio de Giovanni
ed. Einaudi
€ 18.50


Che io abbia un debole per Maurizio de Giovanni e i suoi personaggi – così forti e fragili insieme, fatti di certezze e inciampi, di felicità temute e sofferenze affrontate, così umani insomma – è cosa nota. Quello che magari molti non sanno è che quello che provo per Mina Settembre è amore puro. Perchè Mina è come la città che abita, come la Napoli che ci racconta: forte, caparbia, generosa, materna, inconsapevole della propria bellezza, coraggiosa, impulsiva, regale e popolare al medesimo tempo.

Mina è l’amica che tutti vorremmo avere, quella da chiamare di notte se ti lascia il fidanzato (col rischio che vada sotto casa sua per fargli cambiare idea); a cui stringere la mano mentre ti danno una brutta notizia; a cui rivolgere lo sguardo mentre ricevi un riconoscimento che lei, sicuramente, ti ha aiutato ad ottenere.

Più di tutto, però, Mina è giusta, nel senso che ha un senso della giustizia decisamente spiccato. E quando al Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest (cui non corrisponde un Consultorio Est, ma questa è un’altra storia) si presenta una madre che chiede una via d’uscita per il figlio, invischiato in qualcosa di più grande di lui, Mina non esita un secondo per aiutarla, anche se questo significa mettersi contro una famiglia di quelle che nei vicoli dettano legge. Tanto sa che non sarà sola: dalla sua ha le sue amiche, il viscido ma utile Rudy e Domenico Gammardella “Chiamami Mimmo”, il bel ginecologo che sembra uscito dai suoi film preferiti, e che lei non riesce a non trattare male (ma sapete come si dice: chi disprezza, compra. O vorrebbe comprare…).

In questa vicenda già di per sé intricata, si innesta anche l’indagine che il suo ex marito – il magistrato Claudio De Carolis – sta conducendo sulla strana morte di un vecchio professore di cui nessuno più si preoccupava, se non la piccola nipotina. Sembra una morte accidentale, colpa di una stufa difettosa in una notte troppo fredda per dormire in una soffitta. Solo che troppe cose non tornano agli occhi di De Carolis: dalle condizioni della canna fumaria alle frequentazioni del professore negli ultimi giorni, che coinvolgono una di quelle famiglie che nei vicoli dettano legge e che con il professore aveva un conto in sospeso…

Un romanzo pieno di misteri, di vita, di amori, di scelte, di passioni. Un romanzo che fa ridere, fa piangere e fa arrabbiare. Un romanzo che non può lasciare indifferenti. Un romanzo di de Giovanni, insomma.

Non so cosa aspettate a leggerlo.

di
Pubblicato il 25 Ottobre 2020
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