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Un viaggio nel cuore di quel mistero chiamato famiglia: I formidabili Frank

I fratelli Frank cercano di spiegare agli estranei la loro strana composizione famigliare

I formidabili Frank
di M. Frank
ed. Einaudi
€ 20,00


"Un fratello e una sorella sposarono una sorella e un fratello. La coppia più anziana non ha figli, e quindi quella più giovane glieli presta."

Ecco l'inizio della filastrocca con cui i fratelli Frank cercano di spiegare agli estranei la loro strana composizione famigliare: loro sono "Gli Irresistibili Sette" o "I Formidabili Frank", come li chiama zia Hank. Non è cosa abituale che una coppia di fratelli ne sposi un'altra, e lo è ancor meno nella forma che questo fenomeno assume in casa Frank. Irving – fratello maggiore di Merona – sposa Harriet (per tutti Hank), il cui fratello minore Marty finisce per sposare proprio Merona. Marty e Merona hanno tre figli (Michael, Danny e Steve), Irving e Harriet nessuno. A loro si aggiungono altri zii, cugini e soprattutto le nonne, Sylvia e Huffy, che vivono insieme in un appartamento non molto lontano dalle case dove vivono i figli.

Se la situazione vi sembra già complessa, aspettate di leggere il resoconto in prima persona della vita dei Frank fatto da Michael, il "figlio in prestito": Irv e Hank, infatti, hanno una predilezione per il primo nipote che li porta a "rubarlo alla famiglia" ogni volta che possono, per istruirlo "a creare bellezza, sempre": lo riempiono di regali, di libri da leggere, di volumi d'arte, di pezzi d'antiquariato che acquistano insieme girando mercatini. Michael adora gli zii e l'eterno Natale che gli fanno vivere, tanto da non capire perchè alla lunga i genitori inizino a non gradire più le improvvisate di zia Hank, nè tantomeno i suoi regali, e insistano perchè con lui ci siano anche i fratelli più piccoli… Certo, gli zii sono molto diversi dai rispettivi fratelli: Marty lavora tantissimo come agente di commercio e spesso la sera non ha la forza nemmeno di ascoltare i figli, gestiti tutto il giorno da Merona che invece è casalinga; zio Irv e zia Hank sono invece sceneggiatori di Hollywood, e vivono a Laurel Canyon in una "maison" lussuosissima vicino alla modesta casa dei cognati (abbellita da Hank a suo piacere: dopo ogni scorribanda per antiquari, infatti, deposita in casa del fratello mobili e suppellettili, per "creare bellezza, sempre"). Mentre Marty e Merona vorrebbero un'infanzia normale per i loro figli, gli zii vogliono per Michael (e solo per lui) una vita impostata sulla regola del "b. e n.b. (buono e non buono)", i confini della quale sono a insindacabile giudizio di Hank: classico è meglio di moderno, Mozart è meglio del jazz, Jane Austen meglio di Henry James e così via.

Michael però cresce, e lentamente la figura scoppiettante ed eccentrica di zia Hank si trasforma da fatina buona in Pigmalione dispotico… Mike reclama autonomia, che per Hank corrisponde a bestemmiare: per lei, non esiste parere diverso dal suo che sia degno di nota, nè può esistere un modo diverso di intendere la vita, nè tantomeno un'esigenza che possa venire prima delle sue. Hank è il sole, e tutti devono – invariabilmente, inevitabilmente – gravitarle intorno.

La maturazione di Mike porta inevitabilmente a una nuova scacchiera familiare… E così cambia la posizione di Marty, che deve scegliere fra essere fratello ed essere marito; di Merona, che deve smarcarsi dal ruolo di piccola di casa; di Sylvia e Huffy, che sono madri e nonne in modo completamente opposto. E poi c'è Irving. Lui che è marito prima di tutto, che dedica la vita a una moglie prevaricante, egocentrica, eccentrica ma anche generosa, ironica, sagace. Irving che vede, sente e capisce che la tempesta sta arrivando, e non lascerà nulla come prima…

Una storia che vi catturerà dalle primissime pagine e vi terrà incollati con la curiosità di sapere come è andata a finire. Una storia di famiglia talmente strana da non poter essere vera, sembrerebbe. E invece lo è.

Michael Frank ci racconta la sua famiglia, e sbugiarda Tolstoj: non è vero che tutte le famiglie felici si somigliano. I Frank non sono uguali a nessun altro.

Spettacolare.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Agosto 2018
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