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Pioggia di milioni su Legnano per fermare gli allagamenti del centro città

L'annuncio del sindaco Lorenzo Radice in consiglio comunale. Da Cap Holding arrivano 15 milioni di euro per sistemare le vasche volano e per altri interventi

Nubifragio a Legnano

Continua la pioggia di milioni di euro sul Legnano. Dopo i dieci milioni di fondi PNRR chiesti nel 2021 per finanziare interventi per rigenerare impianti sportivi, scuole e centri di aggregazione, nella seduta odierna del consiglio comunale, la comunicazione del sindaco Lorenzo Radice: «Arrivano quindici milioni da Cap Holding per le vasche volano e per altre opere destinate alla messa in sicurezza idraulica del territorio».

La necessità di interventi fondamentali per evitare i disagi riscontrati in caso di piogge abbondanti è sempre attuale. Basta ricordare i danni causati dal nubifragio del settembre scorso, con danni notevoli a privati e ad attività commerciali, evento tra l’altro classificato dalla Regione Lombardia come non suscettibile di richiesta per risarcimento danni.

Da ricordare che a segnalare danni, a seguito dell’evento, erano stati 21 privati per complessivi 69mila euro e 8 attività produttive o commerciali per 49mila euro.

I quindici milioni annunciati in consiglio comunale dovrebbero finalmente sistemare una situazione più volte sollevata dai residenti, di cui Antonietta Rebolini del Comitato Alluvionati si è fatta spesso portavoce: «La gente è oltremodo esasperata e pretende ancora di più di vedere fatti e non parole – un suo intervento sull’argomento – . Svegliate Cap Holding o cambiate gestore, se non è all’altezza di risolvere il problema. I cittadini pretendono che non vengano più addotte scuse e di conoscere i tempi di azione». Cap Holding, così pare, si è svegliata.

In inizio di seduta, più di un contradditorio serrato tra amministrazione e Lega-Lista Toia. In particolare, Daniela Laffusa ha attaccato prima l’assessore Marco Bianchi e quindi il sindaco Lorenzo Radice per un comunicato in risposta a uno precedente della Lega sul tema dei dieci milioni del PNRR destinati alla rigenerazione degli impianti sportivi. Un confronto aspro, con reciproco appello a un maggior rispetto e con alla base un diverso pensiero sul concetto di partecipare a un bando Pnrr e quello di partecipare a un bando poi finanziato con le risorse del Pnrr.

Contrasti tra amministrazione e minoranze proseguiti anche per altre interrogazioni, come quelle sul Campo sportivo Pino Cozzi, di nuovo sulla piscina (“destinata a diventare un’area dismessa”, così Francesco Toia), sul centro civico San Paolo (“assurda la spesa di quasi quattromila euro per un lavoro di coprogettazione in due serate”, ancora Francesco Toia).

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Aprile 2022
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