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Palio di Legnano

Palio di Legnano, il gran maestro Alessandro Airoldi: «Nel mio mandato la priorità è rivolta ai giovani»

«Voglio che si lavori sempre di più con l'obiettivo di portare bambini, ragazzi e giovani ancora più vicini al nostro Palio» ha detto il nuovo gran maestro Alessandro Airoldi durante l'intervista di inizio mandato

Già capitano e addetto corsa della contrada San Martino, e poi con un ruolo attivo all’interno del direttivo del Collegio dei Capitani e delle Contrade, Alessandro Airoldi ricopre da poco la carica di gran maestro, ufficializzata domenica 26 ottobre con la cerimonia d’investitura in Basilica San Magno. «Il motivo che mi ha portato a candidarmi come gran maestro – ha raccontato Alessandro Airoldi nell’intervista che segue – è il fatto che ci sia stata da parte degli amici e di alcune contrade la volontà di spronarmi a mettermi in gioco. Se me lo avessero proposto un anno fa avrei detto “assolutamente no”, poi con il tempo ho riflettuto e, vedendo il mio percorso in questi anni e il consenso che ho riscontrato parlandone con tante persone, mi sono deciso a provare. È un’esperienza da cui non so ancora cosa aspettarmi però non mi spavento, sono sempre stato un grande lavoratore nel mondo del Palio e andrò avanti con ancor più impegno».

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Cerimonia d'investitura del gran maestro Alessandro Airoldi 4 di 37

L’obiettivo del mandato

«Il mio mandato è a favore dei giovani, voglio che si lavori sempre di più con l’obiettivo di portare bambini, ragazzi e giovani sempre più vicini al nostro Palio. È un lavoro non facile perché si cerca di coinvolgere realtà nuove dove bisogna entrare in punta di piedi. Imposterò questo lavoro con il mio direttivo perché è un obiettivo condiviso da tutti. Porteremo avanti questo lavoro per i prossimi mesi per poi capire in primavera se si riuscirà ad inserire nei nostri eventi qualcosa che porti ad un coinvolgimento maggiore dei giovani».

Una famiglia di Palio

«La mia è una famiglia di Palio, la mia passione è nata grazie a loro, soprattutto a mia mamma che è riuscita a trasmettermi questo grande amore. Mio nonno è stato gran priore di San Martino, mia zia castellana, mia nonna e mia mamma hanno entrambe ricoperto il ruolo di gran dama. Poi siamo arrivati io e mio fratello e oggi siamo alla quarta generazione con mio nipote. Ho una schiera di parenti che hanno ricoperto incarichi anche in altre contrade: l’attuale gran priore di San Magno, Marco Barlocco, è mio cugino, altri cugini sono stati capitani a San Domenico e una zia castellana a Sant’Ambrogio. Abbiamo quindi ricoperto ruoli in diverse contrade negli ultimi 50 anni di Palio».

L’esperienza come capitano

«Sono stato capitano molto giovane, avrei voluto ricoprire il ruolo qualche anno dopo. C’è stata una situazione che in un certo senso mi ha messo nell’obbligo di ricoprire quell’incarico così giovane. Un’esperienza bellissima perché avevo 23 anni e da ragazzo di contrada passi ad essere responsabile insieme al gran priore e alla castellana. È un ruolo che ti porta a dover cambiare il modo in cui vivi la contrada ed è stato bello ma difficile per il confronto con i capitani e i gran priori che erano figure con già diversi anni di esperienza. Nonostante tutto ho sempre cercato di farmi valere e ho vinto tante sfide internamente alla contrada con l’allora gran priore Eugenio Colombo, portando la contrada ad un livello molto alto per lo standard di San Martino in quegli anni. Da lì in poi in contrada è partito un ciclo di positività che si sta vivendo ancora oggi».

Le amicizie di sempre

«La prima cena propiziatoria è il ricordo più bello che ho di quel periodo. È stata una grande emozione arrivare ed essere acclamato, fare il primo discorso da capitano. È uno dei ricordi che ho ancora vivido nella memoria. Adesso, a distanza di oltre 25 anni, quando sono stato eletto gran maestro gli stessi amici che avevo allora in contrada e che mi hanno festeggiato quando sono diventato capitano mi hanno organizzato una bellissima festa a sorpresa per la nomina a gran maestro».

I cambiamenti e le nuove sfide

«I cambiamenti avverranno per forza, il direttivo attuale è l’espressione di quello degli ultimi 6 anni ed è il motore del Collegio perché portano avanti ogni iniziativa e realizzano ciò che le contrade chiedono venga attuato. Dal punto di vista delle iniziative stiamo predisponendo un calendario che presenteremo prima di Natale nel quale ci saranno i punti fermi di quella che è l’organizzazione degli eventi che vengono realizzati dal Collegio, la prima è la spesa solidale che verrà realizzata a dicembre».

«Ho voluto fortemente comunicare le date delle prossime corse di addestramento, e ringrazio i capitani che mi hanno seguito in questo, memore delle corse che abbiamo svolto a settembre. Ci tenevo a quella data di settembre e mi sono speso tanto in termini di energie perché quest’anno avremo la novità del passaggio dei cavalli da purosangue a mezzosangue e secondo me era fondamentale partire con una data in anticipo in modo che le contrade arrivino alle date ufficiali di marzo e aprile già con delle idee su quali soggetti orientare la scelta».

Il Palio di Legnano con i cavalli mezzosangue

«Io sono sempre stato molto positivo su questo passaggio, negli ultimi 20 anni ci sono stati cambiamenti che hanno portato verso il benessere degli animali. Vedo delle opportunità in questo cambio perché è chiaro che se in tutti i Palii di Italia vengono presentati cavalli mezzosangue il numero di cavalli disponibili per fare queste competizioni è maggiore dei purosangue. Eravamo rimasti gli unici a correre con i puri e non c’era un interesse diretto nei fantini ad investire o portare questi soggetti per correre un solo Palio all’anno. È un’opportunità che secondo me porterà anche ad un “livellamento” dei cavalli nelle contrade perché negli ultimi anni abbiamo visto soggetti particolarmente performanti che dettavano le regole del gioco e altri che dovevano cercare di correr dietro per restare al passo».

Il futuro della pista realizzata dal Collegio

«Sicuramente ci saranno delle migliorie per riuscire a dare visibilmente un contorno più carino di ciò che vediamo oggi, fin ora ci siamo concentrati sulla pista, abbiamo già un programma di lavoro che speriamo di poter seguire. L’opinione dei fantini è che sia notevolmente migliorata rispetto alle prime corse. Una pista nuova ha bisogno di tempo per stabilizzarsi, sono convinto che per le corse di marzo troveremo un ottimo percorso».

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Pubblicato il 28 Ottobre 2025
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