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REGIONE LOMBARDIA: RIAPERTI I TERMINI PER IL BUONO FAMIGLIA

2 Dicembre 2009

Sinistra Ecologia e Libertà del Legnanese esprime grande soddisfazione per la sentenza del Tar della Lombardia, che ha imposto alla Regione la riapertura dei termini per il buono famiglia per consentire anche ai cittadini stranieri con il solo permesso di soggiorno di un anno, ingiustamente esclusi, di poterne finalmente usufruire. La crisi economica che duramente continua a colpire tutti, non può e non deve essere motivo per giustificare alcun tipo di discriminazione. Le famiglie numerose in difficoltà, vanno aiutate e tutelate indipendentemente dallo stato di migrante o meno.

Sinistra Ecologia e Libertà del Legnanese si augura che alle tante famiglie straniere in difficoltà del nostro territorio, siano date anche a livello amministrativo, le necessarie informazioni affinchè possano presentare per tempo adeguata domanda.

LA REGIONE LOMBARDIA HA DOVUTO RIAPRIRE I TERMINI PER IL BUONO FAMIGLIA DOPO LA SENTENZA DEL TAR SUL RICORSO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI: ORA TUTTI I CITTADINI STRANIERI POTRANNO ACCEDERE.

La Regione Lombardia, nella riunione di Giunta del 25 novembre, ha dovuto riaprire i termini per il buono famiglia per consentire anche ai cittadini stranieri con il solo permesso di soggiorno di un anno, ingiustamente esclusi, di fare domanda a partire dal 2 dicembre.

Il Tar della Lombardia aveva accolto con la sentenza del 9 luglio, il ricorso presentato da Cgil Milano, Cgil Brescia, insieme ad alcune famiglie straniere, e congiuntamente ad Anolf di Bergamo e Cesil di Milano, contro la delibera sul ‘buono per famiglie numerose’ della Regione Lombardia che escludeva dal beneficio le famiglie straniere in possesso del regolare permesso di soggiorno di un anno.

La sentenza aveva riconosciuto che la Regione non potesse discrezionalmente escludere i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia. Il provvedimento riguardava infatti solo gli italiani, i comunitari e gli stranieri, solo però quelli con permesso CE/carta di soggiorno, quindi già residenti da oltre 5 anni e con un reddito sufficiente come requisito.

Il ricorso del sindacato aveva lo scopo di allargare a tutti, senza discriminazioni che non possono avere alcuna giustificazione, una misura decisa per sostenere il reddito delle famiglie numerose in difficoltà a causa della crisi economica. Il Tribunale ha riconosciuto uguali diritti per coloro che si trovano nella medesima condizione di povertà, peraltro in coerenza con la legge Regionale n.23 del 1999 e con l'art. 2 dello Statuto Regionale che non ammette discriminazioni sulla base della provenienza territoriale.

La Regione, grazie all'iniziativa delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni si è dovuta attenere alla sentenza, riaprendo i termini per le domande a chi aveva ingiustamente escluso, pur lavorando e vivendo con la propria famiglia in Lombardia. Dall'inizio di dicembre dunque, potranno essere presentate le domande per accedere al buono di 1500 euro di sostegno al reddito delle famiglie numerose: questo crediamo sia il modo migliore per celebrare davvero un ‘Bianco Natale’.

CGIL LOMBARDIA – Sesto San Giovanni 26 novembre 2009

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