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POLVERI SOTTILI, INFRANTO LIMITE UE, MA IL TREND PM10 NEGLI ANNI E' DI MIGLIORAMENTO

16 Febbraio 2010


In relazione al nuovo record di inquinameno registrato a Milano, riceviamo da Fare Legnano la seguente nota:

Lo smog in Lombardia continua a mietere record. Se ciò non fosse triste si potrebbero definire, visto il periodo, olimpici, infatti nel nostro capoluogo di regione a mezz'ora di auto dalla nostra città (traffico permettendo) nel 2010 stiamo assistendo al nuovo limite infranto. Trentacinque giorni di sforamento del limite di guardia del pm 10 in soli 46 giorni dall'inizio dell'anno,con ieri 15 febbraio quando lo scorso anno avvenne il giorno 22 dello stesso mese mentre nel 2008 il limite fu superato il 20 febbraio.

Senza tanti eufemismi è bene comprendere appieno che lo smog rischia di costare caro alle finanze lombarde, oltre alla più importante salute dei cittadini. Infatti Milano si avvia per il sesto anno consecutivo sulla strada che porta alla procedura d’infrazione dell’Unione Europea. Dopo 35 giorni di sforamento dei limiti consentiti di Pm 10 si apre infatti  un procedimento alla Commissione che può portare a consistenti multe pecuniarie.

E il fatto che nella nostra Legnano si sia già parlato (e noi di Fare Legnano abbiamo espresso pareri che non ripetiamo soltanto per non annoiare) di questo argomento in occasione del blocco del traffico una tantum effettuato dall'amministrazione di palazzo Malinverni non esime nessuno a sottacere la pericolosità insita nell'immobilismo che pervade  le amministrazioni comunali, da quelle maggiori a quelle minori di qualunque colore politico esse siano. Non abbiamo remore nel ribadire che i provvedimenti sporadici incidono ben poco, quindi esortiamo ad un serio confronto sui metodi per affrontare quella che diventa uno stato di emergenza cronica.

Prevedibile che sentiremo di nuovo parlare di blocchi del traffico? Niente è scontato, il nostro timore è che proprio per l'argomento trattato, con le elezioni imminenti, sia considerato tema troppo delicato, con un alto rischio di compiere decisioni impopolari che ti fanno perdere voti. Meglio le polveri sottili, che perdere qualche voto, non sia mai. E la Lombardia (opportunità rara)c on governo nazionale,regionale,provinciale (da poco quello milanese ma altre provincie da tempo) dello stesso segno politico, ha avuto e ha tuttora la possibilità di incidere seriamente sul problema. Così come era seriamente prevedibile che sarebbe arrivato lo sfondamento del 35o giorno quest'anno. Ma nel concreto non si riesce neppure a pianificare una serie di provvedimenti continuativi, misure d’emergenza senz'altro che almeno diano un po' di ‘respiro’ ai nostri polmoni.Speriamo almeno che sull'inquinamento dal coro politico non escano dichiarazioni che possano suonare come:’favorevole alle misure antinquinamento, purché non in lombardia’.

FARE LEGNANO

Una nota dell'Arpa Lombardia – è bene sottolineare – è intervenuta per chiarire alcuni aspetti dell'inquinamento lombardo ribadendo che sì, è vero che il trentacinquesimo giorno di polveri sottili oltre i limiti quest'anno è arrivato prima dei precedenti, ma altrettanto lo è che, in un'analisi di piu' lungo periodo, la qualita' dell'aria è' migliorata.
‘Al di la' di un confronto limitato al singolo anno – fanno sapere infatti dall'Arpa – e' importante osservare il trend di miglioramento delle medie annue o dei valori massimi giornalieri su base pluriennale che, ad esempio, sono, sulle centraline di Milano, tra i piu' bassi degli ultimi dieci anni’.



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