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La Fondazione Ticino Olona a vele spiegate verso i 20 anni di attività, con già 9,2 milioni di euro donati al territorio

In attesa del traguardo dei 20 anni di attività nel 2026, la Fondazione Comunitaria Ticino Olona «lavora sul territorio per renderlo più felice»

fondazione ticino olona

Quasi 4,5 milioni di euro di contributi erogati agli enti del Terzo Settore solo negli anni di presidenza di Salvatore Forte, che diventano poco meno di 9,2 milioni di euro guardando ai 18 anni di vita della fondazione. È «una presenza importante» per l’Alto Milanese quella della Fondazione Comunitaria Ticino Olona, che nel 2026 taglierà il traguardo dei 20 anni di attività: 20 anni spesi «per affrontare i problemi piccoli», quelli che tante realtà – molte delle quali senza la fondazione chiuderebbero i battenti – devono affrontare quotidianamente.

«L’impegno per il futuro parte sempre da un bilancio di quanto è stato fatto fin qui, in questi otto anni che hanno dovuto fare i conti con una pandemia, con una guerra, anzi con due – sottolinea il presidente Salvatore Forte -. È cambiato il mondo, è cambiata la società, sono cambiati i bisogni sociali ed economici, sono cambiate le relazioni tra le persone. Oggi nulla più sembra uguale a ieri e anche la fondazione è cambiata e ha cambiato il suo modo di essere sul territorio: da semplice erogatore di contributi su progetti presentati da altri a intermediaria tra pubblico e privato sociale, a promotore di progettualità partecipate tra le istituzioni per ottimizzare le risorse di tutti. Insomma da ente di seconda fila, di sussistenza per quelli di prima fila, a comprimario, a partner, a stimolatore di filantropia, di quella filantropia strategica che non punta solo a intervenire per fronteggiare le emergenze ma cerca di creare le condizioni affinché quelle stesse emergenze non abbiano più a ripetersi. Così potremmo dire che sta succedendo con il progetto 300 +1 dove partner pubblici e privati stanno cercando di creare una seconda opportunità a persone scacciate dal lavoro a causa della pandemia o di altri accidenti e che faticano a rientrarvi».

Tra le finalità della Fondazione Comunitaria Ticino Olona, però, c’è anche quella di «lavorare sul territorio per renderlo più felice», ed è in questo solco che si posizionano le due mostre organizzate nei due mandati di presidenza precedenti di Forte, i due Festival sulla Filantropia, gli eventi con la Casa del Volontariato, la collaborazione con il Festival Donne In•Canto e il progetto “Uno Stradivari con la gente”, che «hanno contribuito a dare alla fondazione quella visibilità che mancava nella comunità di base, quella che può permettere di ampliare la platea dei donatori – spiega il presidente -. Senza dimenticare però che il nostro obiettivo è anche quello di fare cultura, aumentare la sensibilità verso l’ambiente per concorrere a dar vita a una comunità più felice perché più consapevole di sé stessa, dei suoi bisogni, delle sue diversità e delle finalità condivise al fine di considerarsi per davvero una comunità».

Iniziative che proseguiranno anche quest’anno portando lo Stradivari nelle fabbriche, a partire dalla Wiz Chemicals di Dairago il prossimo 22 giugno, e che anzi si intensificheranno da qui al 2026 per il 20° anniversario. «Questo mandato avrà il percorso che il nuovo consiglio di amministrazione vorrà dare valutato quanto fin qui fatto, continuando nell’immediato con quanto già doverosamente deciso dal vecchio consiglio per evitare interruzioni e decidendo poi le innovazioni possibili e necessarie anche tenendo conto che nel 2026 la fondazione compirà 20 anni di vita e sicuramente vorremmo festeggiarla al meglio con la nostra comunità».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Maggio 2024
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