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I CANDIDATI DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA': AUGUSTA CORONA E ROBERTO COLOMBO

16 Marzo 2010


Sinistra Ecologia Libertà – I candidati del nostro territorio al Consiglio Regionale

Augusta Corona candidata al Consiglio Regionale della Lombardia per Sinistra Ecologia Libertà.

Augusta Corona, insegnante elementare in pensione, è da otto anni consigliere comunale a Parabiago,  da sempre impegnata nel campo della cultura, della scuola e dei servizi sociali.

Attualmente si occupa di ricerche di mercato.Lascio, dopo otto anni, il Consiglio comunale di Parabiago, in qualità di consigliere della minoranza di centrosinistra, che mi ha visto sempre in prima linea in tutte le numerose battaglie del centrosinistra contro un'amministrazione di centrodestra che ha governato male per dieci anni, lasciando una città spenta e con un'infinità di problemi irrisolti, anzi incancreniti, causati anche dal non aver rispettato il patto di stabilità. Problemi che metteranno sicuramente il nuovo Sindaco in gravi difficoltà.

Mi sono dedicata con grande impegno e passione nei lavori delle due commissioni comunali del Diritto allo studio e cultura e dei Servizi sociali, occupandomi in particolare dei problemi scolastici (insufficienza di posti alle scuole materne, mancanza di aule, stesura di progetti con la scuola media, sostegno al consiglio comunale dei ragazzi, approvazione dei piani di diritto allo studio, ecc.).

Per i servizi sociali il mio impegno è stato globale ovvero verso il settore dell’assistenza agli anziani (casa di riposo, centro diurno, servizi domiciliari), verso i giovani ( tutela dei minori, disagio giovanile, inserimento al lavoro per i ragazzi diversamente abili), verso le famiglie disagiate e tutto quanto comprende il welfare del territorio.

Le mie competenze e la passione che vorrei portare in Regione sono perciò quelle che ho acquisito in questi otto anni di lavoro e impegno nel consiglio comunale. In particolare, voglio adoperarmi per una scuola pubblica qualificata e contrastare gli interventi a pioggia  dell'attuale amministrazione regionale con finanziamenti ingenti a scuole private (anche per la costruzione degli edifici) e rimborsi spese alle famiglie con redditi molto alti che mandano i figli in scuole private e di èlite a scapito di chi invece ha veramente bisogno.

Da sempre ho portato avanti con grande impegno battaglie politiche, civili e culturali in difesa della donna e della sua condizione nell’attuale società e perciò convintamente non posso che schierarmi in prima fila con le altre candidate di Sinistra Ecologia Libertà,  a promuovere, come primo atto del Consiglio Regionale leggi indispensabili che consentano alle donne di non essere più costrette a scegliere per forza, come succede ora, fra lavoro e maternità soprattutto per la carenza dei servizi ed a fare in modo di riavere la legge 188 del 2007 del Governo Prodi la quale impediva i licenziamenti mascherati da dimissioni volontarie. Un impegno e una passione a tutto campo per il bene di tutti.

Augusta Corona
 
 

Roberto Colombo candidato al Consiglio Regionale della Lombardia per Sinistra Ecologia Libertà.


”Roberto uno di voi”: ogni riferimento allo slogan elettorale del Governatore della Lombardia è puramente voluto.

Naturalmente per marcarne la distanza.Sono “uno di voi” perché, pur impegnato in politica da molti anni, non mi sono mai sentito altro rispetto alla cosiddetta società civile.

Quella società civile che non bisogna ricordare soltanto nel momento elettorale, ma per la quale bisogna lavorare tutti i giorni quando si ricopre un incarico pubblico.

Negli ultimi quindici anni io l’ho fatto da presidente di una società pubblica (prima Consorzio idrico Nord Milano, oggi Infrastrutture Acque Nord Milano) per “pulire” l’acqua di quaranta comuni.

E adesso, che ho deciso di candidarmi per Sinistra, Ecologia Libertà al consiglio regionale della Lombardia, voglio portarvi il senso del mio lavoro. Voglio che la politica sia come l’acqua: trasparente.

Per il bene acqua mi sono speso per una società che la depura, e per l’acqua mi sono impegnato in un’altra battaglia di fondamentale importanza: l’acqua è pubblica e pubblica deve restare. L’acqua è un bene comune dell’umanità, per questo sull’acqua non bisogna fare profitti; le società che operano in questo ambito devono agire senza scopo di lucro. Sull’acqua non si specula.

Sto portando avanti questa battaglia nell’ambito della mia società e in un orizzonte più vasto, quello di “Aqua Publica Europea” e “Aqua publica Italia”, delle quali sono fra i fondatori.

L’acqua è un bene di cui la Lombardia è ricchissima e per questo, solo pochi anni fa, si erano immaginate le vie d’acqua per l’Expo 2015. Un’intuizione splendida, dal forte spirito innovativo e, contemporaneamente, attento alla storia del nostro territorio, alle grandi opere di canalizzazione realizzate nei secoli passati e alla Milano dei Navigli. Purtroppo, di questo non si sente più parlare e l’Expo rischia di scaricare sulla provincia esclusivamente metri cubi di cemento. Voglio recuperare quest’idea forte, che marchi un territorio fortemente urbanizzato come elemento naturale di primaria importanza.

Cosa serve alla nostra Regione?
Sviluppo e crescita della Lombardia non possono fare a meno di una rete di trasporti pubblici all’altezza della più ricca regione d’Italia. Pensando al nord-ovest milanese e ai dibattiti in corso io rilancio: sulla linea ferroviaria del Sempione vorrei non il terzo, ma il quarto binario. La condizione è che il potenziamento della rete avvenga con l’interramento. La tutela del territorio e dei suoi abitanti non contrasta con l’implementazione delle infrastrutture, anzi. Questa sarà tanto più efficace quanto meglio saranno garantiti i diritti dei residenti. Le esigenze dei pendolari possono, anzi devono, andare d’accordo con quelle degli abitanti.

Non tutte le vie devono portare a Milano: voglio un sistema viario più razionale.
Io sono per una Lombardia che non sia Milano dipendente, per il bene del territorio e dello stesso capoluogo. Per questo vedo con favore un’opera infrastrutturale come la Pedemontana, da realizzarsi nel rispetto delle comunità locali, quindi con opportuni interventi di mitigazione, che colleghi realtà importanti senza gravare su Milano e la sua cerchia di comuni più vicini e boccio la BreBeMi, che, ancora una volta, convoglia il traffico sul capoluogo condannandolo alla paralisi.

Sono per la circolarità del traffico, perché ogni città deve essere inserita in un sistema di comunicazioni che non condanni nessuna a essere periferia. Sono per la diffusione delle energie alternative e pulite e contro il ritorno al nucleare, bocciato –non bisogna dimenticarlo- da un referendum popolare nel novembre 1987. Penso che vadano sfruttate tutte le opportunità di ricorrere a fonti alternative di energia. In questa direzione va il mio intento di installare sulla superficie del depuratore di Canegrate pannelli solari per trasformare l’impianto da semplice consumatore in autoproduttore di energia con benefici ambientali ed economici.   

Sono per la centralità della scuola e convinto che un servizio pubblico debba, coerentemente, sostenere per prima cosa l’istruzione pubblica. È inaccettabile che il sistema dei buoni creato dall’attuale amministrazione regionale sia a esclusivo vantaggio degli istituti privati.

La Lombardia è storicamente realtà in cui il commercio è più forte che altrove e dove, specie negli ultimi anni, si sono create situazioni a dir poco esagerate con le aperture domenicali. Io sono per una diversa politica degli orari, in linea con quello che sta accadendo in altre nazioni europee e nel rispetto dell’esito di un referendum oggi inspiegabilmente dimenticato, quello dell’11 giugno 1995, che disse no alla liberalizzazione degli orari di apertura.

Roberto Colombo 

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