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BUONO FAMIGLIA, UN REGOLAMENTO TROPPO RESTRITTIVO

24 Febbraio 2010


Riceviamo e pubblichiamo

Vorrei poter dire di essere un cittadino qualunque ma, purtroppo, non è così.
Ho meno di cinquant’anni e sono stato riconosciuto invalido al 100%. A causa della crisi economica del nostro paese, sono in cassa integrazione straordinaria con sospensione dal lavoro a zero ore e, cogliendo questo temporaneo periodo di forzato riposo, ho deciso di essere ricoverato in una struttura residenziale per cercare almeno di migliorare il mio stato di salute.
Ho letto che la Regione Lombardia ha deciso di destinare il Buono famiglia 2010 alle famiglie che devono contribuire al pagamento della retta di un familiare, anziano o disabile, ricoverato presso una struttura residenziale in Lombardia.
Ecco il problema.
Io risiedo in Lombardia, sono ricoverato in una struttura in Lombardia, sono invalido, sono in cassa integrazione ma non posso usufruire del Buono in questione perchè il regolamento dice che non posso presentare io stesso la domanda, bensì lo dovrebbe fare un mio familiare. Quale familiare? Io vivo solo e provvedo personalmente al mio sostentamento.
Leggendo attentamente il regolamento ho concluso che ben pochi potranno beneficiare dei 1300 euro del Buono famiglia perchè i requisiti richiesti corrispondono a un bassissimo numero di nuclei familiari.
Non ho scritto quanto sopra per impietosire chicchessia ma il mio intento è piuttosto quello di denunciare una delle tante occasioni che i nostri governanti non si lasciano mai sfuggire per far credere di essere generosi e magnanimi. Ma con chi?
Forse con i meno abbienti o con le persone in difficoltà? Non credo proprio!
E soprattutto perchè?  Non sarà forse uno dei soliti mezzucci per attirare l’attenzione  giusto un mese prima delle prossime elezioni?
Una cosa è certa: i soli che si accorgono, che queste iniziative  travestite da buone azioni lasciano il tempo che trovano, siamo noi, cittadini già colpiti dai nostri problemi e che non hanno proprio la necessità di essere presi ancora in giro.
                      
Un cittadino legnanese di “serie B”  

Anche approfittando del clima elettorale, perchè no?, qualche politico e/o autorità in carica può dare una risposta concreta al nostro lettore?  
Possibile, ci chiediamo anche noi, che casi estremi come questo non vengano considerati dai regolamenti vigenti?
Se ci fosse una risposta, ben volentieri daremo tutto lo spazio disponibile per la sua pubblicazione.
LEGNANONEWS


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