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I sindacati tornano all’attacco: «I contratti per i collaboratori sportivi di Amga Sport erano irregolari ne siamo certi»

i sindacati Nidil-Cgil e Camera del Lavoro Ticino Olona, replicano ad Amga Sport che nei giorni scorsi ha respinto le accuse mosse dei rappresentati sindacali locali

Piscina Legnano - piscina esterna

«Per Amga Sport definisce la nostra richiesta di intervento ad INPS, INAIL e Ispettorato del Lavoro è basata su “informazioni distorte, fuorvianti e, comunque sia, non corrette in fatto e in diritto”. Noi siamo certi che i contratti relativi ai collaboratori sportivi siano irregolari». Così i sindacati Nidil-Cgil e Camera del Lavoro Ticino Olona, replicano ad Amga Sport che nei giorni scorsi ha respinto le accuse mosse dei rappresentati sindacali locali. Anche in quest’occasione Giorgio Ortolani, alla guida di Nidil-Cgil, ha rinnovato la «disponibilità a qualsiasi confronto pubblico su questi temi». Ed ha ribadito:«Dopo aver richiesto inutilmente ad AMGA SPORT, ad AMGA Legnano SPA di regolarizzare la situazione dei lavoratori inquadrati come Collaboratori Sportivi, abbiamo richiesto ad INPS, INAIL e Ispettorato del Lavoro una verifica ispettiva e il nostro ufficio vertenze di Legnano sta assistendo lavoratori che hanno operato nelle piscine gestite da Amga Sport».

Amga Sport replica ai sindacati: « Non c’è alcuna illegittimità dei contratti di collaborazione»

Un passo importante secondo Ortolani, compiuto perchè «abbiamo compito e la possibilità, se vediamo comportamenti nei confronti di lavoratori o contratti che riteniamo irregolari di richiedere agli organi preposti di verificarli. Questo a meno che Amga Sport voglia vietare al sindacato di svolgere la propria funzione a oltre che dei lavoratori dipendenti anche dei lavoratori cosiddetti atipici come quelli sportivi. Nel merito di quanto avvenuto in Amga noi abbiamo richiesto un ispezione ad INPS, INAIL e Ispettorato del Lavoro per verificare se i contratti stipulati dalla società sin dal 2006 siano regolari oppure no, se vi sia stata evasione contributiva oppure no. Saranno INPS, INAIL e Ispettorato del Lavoro a verificare la correttezza dell’operato di Amga Sport».

Perché  i sindacati ritengono irregolari i contratti?

«Se in passato, all’epoca della stipula di primi contratti 2006, poteva esserci un’interpretazione diversa delle normative sull’applicabilità o meno dei contratti di collaborazione sportiva nel settore, a partire dalla seconda metà del decennio 2010- 2020 si sono succedute sentenze – piega il sindacalista -, prima di Primo Grado e poi di Corti di Appello, e infine di Corte di Cassazione ritenevano irregolare per le società fruire delle condizioni previdenziali previste per i Collaboratori Sportivi e le condannavano che condannavano le società sportive a rifondere i contributi non versati: in presenza di una attività sportiva dilettantistica svolta a titolo oneroso, con continuità, in maniera professionale, i compensi sportivi dilettantistici di cui all’articolo 67, comma 1, lett. m), Tuir non possano essere riconosciuti». Ortolani ha poi sottolineato che in tutti i casi in cui i lavoratori inquadrati come collaboratori sportivi si sono rivolti agi uffici vertenza sindacali ed hanno iniziato vertenze nei confronti dei datori di lavoro, «la scelta delle società sportive è stata quella di non andare a giudizio, ma di conciliare in sede stragiudiziale riconoscendo ai lavoratori tutto o grossa parte di quanto dovuto per anni di inquadramento non corretto. In un caso, qui vicino a Busto Arsizio, la società Sport Management che ha preferito andare a giudizio ed è stata condannata dal Tribunale a risarcire 100 mila euro ad un dipendente inquadrato come Collaboratore Sportivo. Vedi Varese News del 9 settembre 2022. Sono ormai decine le sentenze di Corte di Cassazione che hanno ribadito che la collaborazione sportiva dilettantistica non può essere applicata a chi svolge l’attività sportiva “per mestiere”, cioè in maniera professionale, seppur in un settore formalmente dilettantistico.

Ortolani, infine,  ha spiegato che l’interesse della Cgil e delle sue categorie è quello di «tutelare lavoratori, non solo quelli dipendenti da grosse aziende sindacalizzate, ma anche di coloro che per potersi mantenere svolgono lavori, precari e atipici e compresi i lavoratori autonomi P.IVA. Per questo abbiamo sollecitato una visita ispettiva ad Amga Sport e così faremo in tutti i casi nei quali ci vengano segnalate irregolarità che le aziende non vogliano sanare attraverso un serio e proficuo confronto sindacale, che per noi è sempre la modalità migliore per tutelare gli interessi dei lavoratori».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Luglio 2023
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