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Cercava amicizie in chat, 25enne gli estorce 25mila euro

La finta Giulia aveva minacciato di inviare le foto alla moglie che lo ritraevano nudo 

Minaccia di inviare le foto che lo ritraevano nudo alla moglie dalla quale si stava separando e gli estorce 25mila euro in soli sei mesi. La vittima della brutta vicenda è un 48enne di Pregnana Milanese, ricattato da un pakistano di 25 anni residente nella provincia di Pordenone. Un incubo, questo, finito grazie all'intervento degli agenti del Commissariato di Rho Pero che hanno denunciato il giovane per estorsione continua e aggravata.

La vicenda ha avuto inizio diversi mesi fa quando il 48enne pregnanese, navigando in una chat, ha conosciuto una fantomatica ragazza di nome Giulia con la quale aveva avviato uno scambio di messaggi poi proseguito anche su Facebook e Whatsapp ricevendo anche fotografie, evidentemente false, e notizie sulla vita privata dell'interlocutore, che cercava amicizie. Lo scambio di messaggi e foto è poi diventato sempre più assiduo e intimo e il pregnanese aveva inviato, dopo alcune provocazioni sessuali, anche delle fotografie che lo ritraevano nudo. Quello che il 48enne non sapeva, però, è che dietro l'identità di Giulia si nascondeva un ricattatore che ha iniziato a minacciare di pubblicare online e di inviare alla moglie, in modo da incidere negativamente sulla separazione e sul suo futuro rapporto coi figli, le foto che ritraevano nudo il pregnanese.

L'uomo, terrorizzato, aveva quindi deciso di cedere alle richieste estorsive accreditando oltre 25mila euro sulla postpay di cui la fantomatica Giulia aveva fornito il numero. Le richieste di denaro, però, sono proseguite anziché cessare. A questo punto il pregnanese, stanco del ricatto, ha deciso di rivolgersi al commissariato di via Sauro che, in seguito alla denuncia dell'uomo ha aperto un'indagine concretizzatasi poi con l'accertamento della vera identità della fantomatica Giulia, un 25enne pakistano pregiudicato di Pordenone. Gli agenti della Polizia di Stato, durante la perquisizione a casa dell'estorsore, hanno poi rinvenuto il telefono dal quale venivano inviati i messaggi estorsivi e nel quale erano salvate le fotografie inviate dal pregnanese.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2016
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