Consiglio comunale che non inizia all'ora prevista a Pregnana Milanese. E da qui nasce la polemica che si trasforma in un botta e risposta tra la consigliera di opposizione Noemi Peviani (Laboratorio Civico) e il sindaco Angelo Bosani. Da una parte la rappresentante della minoranza lamenta la mancata puntualità dell'inizio della seduta, prevista per le 20:30, dall'altro il primo cittadino spiega che si stavano aspettando consiglieri che avevano annunciato il loro leggere ritardo.

«Come sempre, ripeto, come sempre, non è iniziato alle 20:30. A quell'ora, presenti in aula eravamo solo in 3 (su 14): il segretario comunale, la sottoscritta e l'ex sindaco Sergio Maestroni – lamenta Peviani – In un anno di mandato ci sono state 10 sedute e mai una volta il consiglio comunale è iniziato all'ora stabilita. Ma anche negli anni scorsi la musica era la stessa. Più volte ho fatto presente la cosa chiedendo di rispettare la convocazione oppure di cambiare orario e fissarlo direttamente alle 21. Nulla. Stavolta ho deciso di abbandonare per protesta la seduta. Ho motivato ai presenti le mie ragioni e me ne sono andata. Trovo assurdo che si debba arrivare a questo per far applicare delle banalissime regole di rispetto reciproco. Non discuto, e non è questo il punto, che una persona possa avere un contrattempo e tardare qualche minuto; ci mancherebbe! Ma la riunione comincia e chi c'è, cè! Il problema qui è che ogni volta all'ora stabilita le persone si contano sulle dita di una mano… Io ho un lavoro, una famiglia e i fatti miei come tutti. Se il segretario comunale e la sottoscritta (che non è wonder woman) arrivano sempre in orario, credo che lo possano fare anche tutti gli altri. Il mio tempo, il mio impegno, la mia persona ed il pubblico in sala meritano rispetto; ed io a questo punto lo esigo! Mi scuso con i cittadini che rappresento in quella sede per aver abbandonato la seduta, ma mi auguro che possano comprenderne le ragioni. Purtroppo con la precedente ragionevolezza ed il dialogo non sono riuscita ad ottenere nulla».

A queste parola ha ribattuto il primo cittadino Bosani. «Il consiglio comunale del 25 luglio era convocato, come di consueto, per le 20.30. In generale, tenuto conto del fatto che tutti i consiglieri sono lavoratori, c’è sempre stato un margine di tolleranza di un quarto d’ora rispetto all’orario indicato. In passato in nessun caso i capigruppo Luca Sala e Sergio Maestroni si erano lamentati per questa che è una prassi consolidata – spiega il sindaco –. Nell’ultima conferenza dei capigruppo, il capogruppo di Laboratorio Civico Luca Sala mi aveva comunicato che sarebbe arrivato un po’in ritardo chiedendo, in quel caso, di rinviare la discussione del primo punto all’ordine del giorno, una mozione presentata proprio da Laboratorio Civico. Mercoledì 25 alle ore 20.35 erano presenti un numero sufficiente di consiglieri per dare inizio alla seduta. La consigliera Peviani non mi ha sollecitato in alcun modo chiedendomi di iniziare il Consiglio. Sapendo invece che due Consiglieri (Sala e Mirra) stavano per arrivare, io ho quindi atteso come d’abitudine le 20.45 per fare l’appello e per consentire così ai consiglieri in arrivo di partecipare interamente alla seduta. La consigliera Peviani, appena dopo l’appello, ha comunicato la sua intenzione di voler abbandonare la seduta. Alle 20.50, mentre la consigliera Peviani abbandonava l’aula, i consiglieri Sala e Mirra entravano in Consiglio. Personalmente ritengo che il buon senso non lo renderebbe necessario, ma per evitare future polemiche chiederò invece ai due capigruppo Sala e Maestroni, se lo riterranno necessario e opportuno, di valutare l’ipotesi di posticipare l’inizio del Consiglio alle ore 21.00, in modo da consentire a tutti i Consiglieri di rispettare puntualmente l’orario di inizio del Consiglio. Non accetto invece la polemica della Consigliera Peviani che ritengo ingiustificata, formalistica, sterile e strumentale».