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Urologi di Garbagnate al centro della scena internazionale

Protagonisti di un importante evento di urologia in diretta

L’urologia garbagnatese si è ancora una volta trovata al centro della scena nazionale e internazionale partecipando   ad un importante evento di chirurgia in diretta.

Il congresso “SIU live 2018”, organizzato dalla Società Italiana di Urologia in collaborazione con l’Associazione Europea di Urologia (EAU) e quella Americana (AUA), prevedeva più di 58 interventi chirurgici trasmessi in diretta da sale operatorie italiane, europee e nordamericane collegate con la sede del congresso a Roma e in streaming con migliaia di urologi in tutto il mondo. I principali esperti mondiali di malattie urologiche maschili e femminili sono stati invitati ad eseguire interventi chirurgici all’avanguardia dando la possibilità a migliaia di colleghi sparsi in tutto il mondo di assistere in diretta comodamente seduti davanti al loro computer.

Andrea Gregori, direttore dell’Unità Operativa di Urologia Laparoscopica e mini-invasiva dell’Ospedale “G. Salvini” di Garbagnate Milanese; coadiuvato dai colleghi  Virginia Varca e  Andrea  Benelli, è stato chiamato ad eseguire un complesso intervento di chirurgica mini-invasiva conservativa renale e un intervento di impianto di protesi per l’incontinenza maschile.

La tecnica mini invasiva ha consentito la sola rimozione del tumore renale salvando l’organo e garantendo così alla giovane paziente di mantenere una normale funzione renale. L’intervento è stato eseguito con tecnica laparoscopica tridimensionale, senza cioè incisioni chirurgiche. Questa tecnica oltre all’ottimo risultato oncologico garantisce una più rapida guarigione del paziente,   con particolare attenzione all’aspetto estetico.

L’intervento per l’incontinenza maschile ha lo scopo di risolvere il problema in alcuni pazienti dopo l’interveneto per il tumore della prostata e prevede l’impianto di un dispositivo definito proAct. E’ stato proprio Andrea  Gregori a mettere a punto una tecnica minivasiva con ecografia che consente di guidare in modo preciso il posizionamento del dispositivo pelvico.

Questa piccola protesi è costituita da due palloncini che vengono chirurgicamente posizionati sotto la cute nell’area del trattamento chirurgico prostatico e servono ad evitare l’involontaria perdita di urina mediante l’aumento della pressione necessaria per la minzione garantendo un importante miglioramento della qualità di vita ai paziente affetti da incontinenza urinaria.

"Ancora una volta l’equipe urologica dell’ASST-Rhodense si è dimostrata all’avanguardia nell’affrontare le principali patologie oncologiche riportando risultati al centro del mondo scientifico nazionale ed internazionale; l’impegno,  la dedizione e la grande professionalità dell’équipe sono costantemente riconosciute nel panorama scientifico e di questo l’azienda è molto fiera. Per raggiungere, infatti, questi ottimi risultati ci vuole tecnica, grandi capacità e un forte senso di  appartenenza e gruppo che il direttore Andrea Gregori riesce a mantenere sempre molto forte" ha affermato il direttore generale Ida Ramponi.

Redazione
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Pubblicato il 10 Aprile 2018
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