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Rho, la presidente della commissione antimafia replica alle critiche

Yasmine Bale ha risposto alle polemiche che hanno interessato l'organismo da lei presieduto

Gli attacchi alla commissione Antimafia? Più che criticare, sarebbe meglio sforzarsi di partecipare alle iniziative che la stessa commissione organizza. Lo sostiene la presidente dello stesso organismo del Comune di Rho, Yasmine Bale, che ha replicato alle piccole polemiche che hanno interessato l'organismo da lei presieduto: "La commissione antimafia è sempre vigile sulle questioni che riguardano il nostro territorio e costantemente attiva nell’organizzare iniziative di sensibilizzazione. Nonostante questo negli ultimi tempi le sono stati rivolti diversi attacchi. Un peccato perché il tema dell’antimafia dovrebbe unire piuttosto che dividere. Il gruppo del PD vuole comunque rispondere nel merito alle critiche rivolte ai lavori della Commissione.

Sul fatto che la commissione si è riunita con ritardo rispetto alle dichiarazioni del pentito Oliverio: si è riunita il 19 aprile, e le dichiarazioni sono arrivate il 22 marzo. Il tempo passato tra le due date è stato dovuto alla difficoltà di individuare una data che andasse bene a tutti i Commissari, sia all’attesa dei verbali dell’udienza nella quale le dichiarazioni del pentito sono state rilasciate. I verbali hanno tardato ad arrivare e la Commissione ha deciso, alla fine, di riunirsi anche in loro assenza.

Sull’assenza di Scaglione e Frisone, richiesti dal Consigliere Tizzoni: si era deciso, insieme anche al Consigliere Tizzoni, di ottenere delle relazioni da parte loro e di non invitarli fisicamente in quanto la Commissione avrebbe dovuto riunirsi in seduta congiunta con la Commissione Regionale Antimafia – al fine di dare un forte segnale sul territorio – e la presenza di troppe persone avrebbe trasformato la seduta in un “interrogatorio”. Quando la Commissione Regionale ha annullato la seduta congiunta per impegni sopravvenuti, tutti si sono detti d’accordo sul fatto che fosse troppo tardi per riconvocare la Commissione alla presenza delle due persone richieste dal Consigliere Tizzoni. Alla luce di questi fatti il gruppo del PD trova totalmente inopportune le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo di GDR alla stampa, che hanno lasciato intendere la cattiva fede del Sindaco e della Presidente: basta infatti guardare i verbali della seduta per capire che si è parlato solo ed esclusivamente delle relazioni che i responsabili dei settori interessati hanno fornito. Il Sindaco ha spiegato come per l’attività di controllo svolta nel periodo di Expo il Comune di Rho abbia sottoscritto un accordo di programma per il controllo del territorio in collaborazione con la P.L. dei Comuni di Milano, Pero e Baranzate e che è stato fatto un controllo capillare dei camion in entrata e uscita da Expo. Spiega inoltre di come i dati rilevati venivano incrociati con le società intestatarie e poi inviati alla centrale operativa Drago che coordinava tutte le azioni di controllo. I dati poi venivano inviati alla Procura della Repubblica per i successivi controlli antimafia. Questa azione ha portato a controllare, tra il 2013 e il 2015, 8915 automezzi. A seguito dei controlli il Prefetto emetteva, nel caso, provvedimenti interdittivi e sanzioni di varia natura. È stata inoltre svolta un’attività di pedinamento per controllare che gli automezzi andassero a conferire i rifiuti solo nelle discariche autorizzate. • Rifondazione Comunista ha criticato, in un comunicato del 25 aprile, gli “incontri e i seminari” organizzati dalla Commissione e la mancanza di esperti tra i Commissari: riteniamo che l’educazione e la costruzione di una cultura antimafiosa sul territorio siano elementi di primaria importanza per combattere il fenomeno della criminalità organizzata, in particolar modo da parte di una Commissione Consiliare. Il silenzio è esso stesso mafia. Ricordiamo inoltre ai membri di Rifondazione che le Commissioni Consiliari possono essere composte solo da consiglieri, e che esse non si possono, né vogliono, in alcun modo sostituirsi al prezioso lavoro dalla magistratura. Come gruppo PD, riconosciamo i limiti di una commissione di questo tipo, e per questo abbiamo fatto in modo che la Commissione collaborasse costantemente con figure esperte: finora sono stati consultati Libera, Circola, l’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano e i referenti di altri organismi competenti. Riteniamo infine che, come ribadito sin dalla prima seduta di Commissione, l’antimafia deve essere uno sforzo che proviene da tutti, trasversalmente rispetto alla parte politica e pertanto non trasformata nella solita battaglia politica nella quale ognuno cerca di rivendicare i propri risultati. I risultati della Commissione saranno risultati di tutti. Abbiamo comunque deciso di fare questo comunicato per sgomberare il campo da fraintendimenti, da campagne elettorali fuori luogo e per chiarire una volta per tutte quali sono i compiti della Commissione; e ci auguriamo che quanti si sono spesi per criticare il lavoro della Commissione partecipino un po’ più spesso alle iniziative organizzate con grande impegno da parte della Commissione e dall’Amministrazione".

Redazione
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Pubblicato il 29 Maggio 2017
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