Riceviamo e pubblichiamo:

Finalmente abbiamo capito perché la sig.ra Vercesi vuole le vasche di laminazione e perché le difende così strenuamente nonostante non abbia ottenuto alcuna seria compensazione ambientale Perché non appena le avranno realizzate potrà organizzarvi tante belle corse di ogni tipo, comprese le più originali e colorate. Ha già in mente un percorso su e giù per le vasche e lungo gli argini, e alla fine potrà farsi ritrarre infiorata e raggiante con le dita a V in segno di vittoria.

Ma ce lo doveva dire subito, sig.ra Vercesi, che questo era il suo sogno. Avremmo evitato di fare l’esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione denunciando che non può reggere oggi un appalto aggiudicato undici anni fa con un ribasso del 32% e che l’appalto non può essere ceduto visto che chi se lo era aggiudicato non esiste più (sono fallite due società su tre).

Davvero ci dispiace di aver fermato il progetto, ma del resto solo ora Lei ci ha fatto capire che il paese ha bisogno come l’aria di tante corse podistiche. Non fa nulla se per organizzarle Lei impiega personale dell’Ufficio tecnico e della Polizia locale pagato dai cittadini, l’importante è far correre le persone, altrimenti stiamo sempre lì a raccontarci che occorrerebbero più soldi per i servizi sociali e le persone in difficoltà.

Parliamo, invece, di cose serie, parliamo di gare podistiche che sono la Sua specialità. Davvero, ci creda, siamo quasi pentiti di aver creato un intralcio così grave al progetto “vasche di laminazione”, la prossima volta sia più chiara sulle cose che lei desidera. Capisce bene che se Lei appende certi striscioni sulla facciata del comune con scritto “no vasche” ma vuole, in cuor suo, esattamente il contrario, ci crea confusione.

Certo, noi a dicembre 2006 e a maggio 2008 abbiamo espresso due pareri nettamente negativi sul progetto vasche (per averne conferma chieda ai suoi avvocati che ce ne hanno dato atto a chiare lettere), ma in quel momento il suo astro politico non si era ancora messo a volteggiare su San Vittore e noi abbiamo detto no alle vasche senza poter immaginare che lei sarebbe poi calata sul paese e le avrebbe fortemente volute. Lei avrebbe dovuto prendermi in disparte e confidarmi il suo sogno, dirmi che le vasche e le corse sono le cose più importanti cui lei aspira. Avrei cambiato atteggiamento, sarei andato da Aipo a dire: fatele in fretta, non perdete tempo.

E a questo punto mi è chiaro anche perché da mesi Lei non convoca più un tavolo sulle vasche o una commissione consiliare: perché nella sua lucida ottica amministrativa queste cose sono del tutto inutili. Se non ci sono corse da programmare, a cosa serve convocare le commissioni? Del resto, a pensarci bene, lei ha perfettamente ragione. Visto che la nostra gloriosa Cinque Mulini è purtroppo in declino pur se meriterebbe ben altro, allora Lei, per non farsi prendere dallo scoramento che si riverserebbe, poi, sul paese, ha pensato bene di dare gioia ai sanvittoresi attraverso atleti festosi e donne fiorite.

A proposito, tanti complimenti per aver portato a termine una gara dura e impegnativa come la Strongmanrun. Però, se non Le fosse troppo di peso, quando annuncerà il prossimo evento sportivo che, sono sicuro, lei ha già in mente, convochi una commissione con le opposizioni, non dico per scegliere insieme il percorso di gara ma almeno per dirci chi della Sua giunta premierà i vincitori

ViVi San Vittore Olona – Progetto Comune
Pino Bravin