I 25 profughi che dall’ottobre 2014 sono ospitati nell’edificio di via Quasimodo sono entrati a far parte del progetto “Legnano Pulita”. L'iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Legnano e da Aemme Linea Ambiente per contrastare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti in città.

È stato con un protocollo d’intesa tra la Fondazione Padri Somaschi e la Prefettura di Milano e ad una successiva convenzione adottata con l’associazione di Protezione Civile “Alberto da Giussano”, che i profughi hanno iniziato a contribuire a mantenere più pulite le strade legnanesi.

Per tre giorni alla settimana una squadra di 6 giovani si prende cura delle aree verdi di Legnano secondo un calendario e una rotazione prestabiliti. Sono seguiti da un istruttore della Protezione Civile che insegna loro gli elementi fondamentali per la cura del verde e dell’ambiente, il tutto all’interno di un vero e proprio percorso di formazione al termine del quale verrà rilasciato un attestato. Le prime giornate di lavoro sono state vissute dai giovani con notevole entusiasmo e impegno.

Si ricorda che i 25 profughi sono originari del Gambia, Ghana, Costa d’Avorio e Senegal e sono arrivati in Italia dalla Libia in fuga dalla guerra civile che infiamma quel paese. La loro presenza in zona è coordinata dagli 11 comuni del Piano di Zona (Legnano, Parabiago, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Nerviano, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e Villa Cortese) che fin dall’inizio ha deciso di avviare, nell’ambito territoriale di competenza, un lavoro teso a definire un unico progetto per la gestione dell’emergenza.

Fino ad oggi i profughi, di età compresa tra i 19 e i 25 anni, hanno collaborato con gli organizzatori alla pulizia dei giardinetti situati nelle vie Madonnina del Grappa e Diaz, corso Magenta, piazza Carroccio, viale Gorizia, oltre al parco Falcone- Borsellino e il lungo fiume Olona.

Sono state raccolte bottiglie abbandonate e rifiuti vari gettati in prossimità delle panchine. Hanno inoltre collaborato alla raccolta dei tappi di plastica per la Bottiglia Eco-solidale posizionata in piazza Ferrè. Non è mancato un intervento nel parcheggio di via Rossini per prendersi cura di un albero pericolante danneggiato dall’urto di una vettura (vedi foto a lato).

La presenza di questi giovani non è passata inosservata infatti, molti cittadini si sono avvicinati per informarsi sul loro lavoro e apprezzando l’impegno profuso a favore della collettività.

La collaborazione di supporto al progetto “Legnano Pulita” si aggiunge ad altre iniziative che vedono coinvolti, a rotazione, i 25 profughi. Da qualche mese affiancano i volontari di Auser che di fronte alle scuole agevolano il passaggio dei bambini sulle strisce zebrate. Sempre con Auser aiutano nel servizio di trasporto di persone malate. A tutto ciò si aggiunge l’impegno presso la cooperativa Il Progetto per la riparazione di biciclette e di aiuto ai ragazzi della comunità in attività agricole. Con la UILDM alcuni profughi svolgono attività di vetro-fusione. Tutti quanti partecipano ai corsi di italiano gestiti dalla Scuola di Babele, dalla parrocchia di San Magno e presso le scuole Franco Tosi.