Sabato prossimo, la Sezione cacciatori e il Gruppo Micologico di San Giorgio su Legnano organizzano una Giornata ecologica con pulizia di rive e boschi del territorio. L'iniziativa è finita nel mirino della LAC – Lega Abolizione Caccia, con sede a Milano, che in giornata ha criticato fortemente l'evento, diffondendo alla stampa il seguente comunicato.

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Il 23 marzo nel Parco del Roccolo a S. Giorgio su Legnano si terrà una giornata di pulizia del Parco guidata dalla sezione locale della F.I.D.C (Federazione Italiana della Caccia), con il coinvolgimento della cittadinanza e dei ragazzi delle scuole.

L'iniziativa, come si legge sulla stampa locale, non è nuova di quest'anno, il copione quindi è noto: i cacciatori si presentano ai cittadini, e soprattutto ai ragazzi, come chi di natura se ne intende, e se ne fa gestore.

Perché questa è l'immagine di facciata che il cacciatore vuole dare di sé, per accreditarsi agli occhi dell'opinione pubblica: chi si occupa dell'ambiente e lo gestisce.

Da una parte lo "pulisce" con iniziative come questa, dall'altra lo depaupera, sparando agli animali già in difficoltà per i tanti problemi ambientali – che sono a nostro avviso ben più gravi della sporcizia, cartacce e spazzatura lasciate in giro, di cui ci si occupa in genere in iniziative come questa.

Che non devono esserci, sia chiaro, ma di cui si dovrebbero occupare le amministrazioni apposite.

Ma la cosa peggiore è che i cacciatori sono proprio fra coloro che l'ambiente lo inquinano: il piombo delle loro cartucce, sparate e lasciate abbandonate ovunque, inquina le campagne, i boschi, i laghi e i fiumi, quindi l' acqua, fonte principale della vita di ogni essere vivente.

I cacciatori poi sono i responsabili dell'immissione illegale di animali non autoctoni, i cinghiali, di cui poi gli agricoltori lamentano i danni.

E chi viene invocato per eliminare gli animali che giustamente, dal loro punto di vista, vanno a cercarsi da mangiare?

Ma, guarda caso, proprio i cacciatori, che nella loro veste appunto di gestori dell'ambiente hanno la scusa di sparare anche fuori dalla stagione di caccia e al di fuori da ogni controllo.

Nessuno ha investito i cacciatori dell'onere di gestire l'ambiente: gettino la maschera e si rivelino per quello che in realtà sono: quelli che si incaricano di dare il colpo di grazia a un ambiente malato grave.