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Maxi sequestro da 3 milioni a Milano: sigilli a immobili, conti e attività

Destinatario della misura un italiano di 50 anni, pluripregiudicato, attualmente detenuto, considerato a capo di un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga e a reati fiscali

Un sequestro da circa tre milioni di euro quello effettuato dai carabinieri a Milano nei confronti di un uomo che risulterebbe legato al clan calabrese Mancuso, attivo tra Milano, Monza e Brianza. I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito il provvedimento lunedì 27 ottobre ed è attualmente nella fase delle indagini preliminari. La responsabilità degli indagati potrà essere accertata solo al termine dell’iter giudiziario e con una sentenza definitiva. Il decreto di sequestro, propedeutico alla confisca, è stato emesso il 7 ottobre dal Tribunale di Milano – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia. Destinatario della misura un italiano di 50 anni, pluripregiudicato, attualmente detenuto, considerato a capo di un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga e a reati fiscali. L’associazione farebbe capo al clan Mancuso di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia.

L’attività investigativa, sviluppata nell’ambito dell’operazione “OLD IRONS”, aveva già portato lo scorso febbraio all’arresto di 12 soggetti, ritenuti responsabili di una serie di reati gravi, tra cui traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, usura, riciclaggio, emissione di fatture false e intestazioni fittizie. Le indagini hanno evidenziato come i proventi illeciti venissero reinvestiti in attività apparentemente legittime, intestate a prestanome.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, con il supporto della Sezione di Polizia Giudiziaria, hanno ricostruito in dettaglio il patrimonio dell’uomo, riscontrando una forte sproporzione tra i redditi dichiarati e il reale tenore di vita. La misura ha colpito beni mobili, immobili e finanziari per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. Nel dettaglio, sono stati sequestrati una bar-tabaccheria, un distributore di carburante con autolavaggio, due appartamenti, quindici autorimesse, quindici terreni edificabili, otto orologi di lusso, conti correnti e denaro contante. I beni risultavano ufficialmente intestati a terzi, ma secondo gli inquirenti sarebbero nella disponibilità diretta del proposto.

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Pubblicato il 29 Ottobre 2025
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