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Violenza sulle donne, l’Arma nel 2021 ha rilevato in Italia 13.014 maltrattamenti in famiglia

La Scuola Ufficiali Carabinieri, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, ha organizzato il primo seminario, con il coinvolgimento di 100 militari appartenenti alla “Rete nazionale di monitoraggio”

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La Scuola Ufficiali Carabinieri, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, ha organizzato il primo seminario, con il coinvolgimento di 100 militari appartenenti alla “Rete nazionale di monitoraggio”, che ha l’obiettivo di fornire specifici elementi di psicologia comportamentale per migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili, sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di formalizzazione della denuncia. Questo è il primo di una serie d’incontri che saranno realizzati attraverso l’accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) sottoscritto lo scorso 17 novembre 2021. Nel contempo sarà inaugurata, Caserme dell’Arma, una nuova stanza protetta.

BILANCIO – Nel 2020, rispetto al 2019, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 12.138 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2021, i Reparti Carabinieri hanno perseguito 9.918 atti persecutori. Per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia, nel 2020, i delitti perseguiti sono 15.701. Con riferimento al periodo gennaio – ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno perseguito 13.014 maltrattamenti in famiglia: lo scorso anno sono state tratte in arresto 1.495 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1.390. Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2020 sono stati arrestati 3.010 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2021 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2640. Nel 2020, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 935 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2021, gli arresti sono stati 858. Ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne, tra questi troviamo il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna.

L’IMPEGNO DELL’ARMA – Per contrastare questo fenomeno l’Arma ha aderito a diverse iniziative. Nel 25 novembre 2016, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, è stato sottoscritto un ulteriore Accordo tra i Ministri della Difesa e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma che ha portato la Sezione Atti Persecutori allo sviluppo di attività di ricerca e analisi, alla formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, nonché a svolgere attività di sensibilizzazione in favore delle scuole, attraverso un ciclo di 40 giornate di educazione. Inoltre su richiesta del D.P.O. è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime. L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla  P.C.M.; all’Osservatorio Nazionale sulla violenza.  Si segnala anche il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza.  Proprio nella giornata del 25 novembre 2021 verrà inaugurata dal Nucleo Investigativo di Roma un’altra “Stanza tutta per se”, che sarà d’ausilio per le numerose donne della Capitale, vittime di abusi. Un area che andrà ad aggiungersi alle 150 già operative.  L’8 gennaio scorso è stato anche siglato un protocollo d’intesa con l’associazione “Vite senza Paura”, presieduta da Maria Grazia Cucinotta. Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.

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Pubblicato il 25 Novembre 2021
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