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Il decalogo di Franco Brumana per il futuro del “Parco del sanatorio” di Legnano

Brumana prima si mostra risentito per la segretezza con cui l'amministrazione sta progettando, quindi lancia una decina di proposte per adeguare il parco alla “carta per la salvaguardia dei giardini storici”

Ex Sanatorio di Legnano, cominciate le analisi sul solarium est

E’ un vero e proprio decalogo per l’ex parco Ila di Legnano quello promosso da Franco Brumana, consigliere comunale di opposizione, ma anche amministratore di diversi gruppi facebook, tra cui l’ultimo “Il parco del sanatorio”, che in pochi giorni ha superato 1.500 followers.

In previsione di un prossimo incontro a cura dell’amministrazione comunale sul presente e il futuro del parco, Brumana prima si mostra risentito per la segretezza con cui l’amministrazione sta progettando cosa accadrà al parco e ai suoi solarium, poi si lancia in una decina di proposte-consigli che vanno dal un nuovo nome al ripristino dell’unità del parco, da un regolamento a percorsi e recinzioni.

Ecco il “decalogo” nel dettaglio
1) CAMBIO DI DENOMINAZIONE
E’ necessario modificare la denominazione ora ufficialmente utilizzata di “Parco ex ILA”, sostituendola con “Parco storico del Sanatorio” in modo da evidenziare l’importanza storica, culturale, artistica e identitaria del complesso monumentale e la peculiarità che Io caratterizza.

2) IL PARCO STORICO
E’ indispensabile considerare questo parco non come una qualsiasi area verde cittadina, ma come un Parco Storico. Il Comune di Legnano è associato alla Rete dei Giardini Storici(REGIS) proprio per il parco storico del sanatorio e recentemente, il 28 febbraio 2024, ha sottoscritto il nuovo statuto di questa associazione.

3) LA CARTA DI FIRENZE
Il Comitato Internazionale dei Giardini Storici, riunitosi a Firenze il 21 maggio 1981 ha elaborato la “carta per la salvaguardia dei giardini storici” che è comunemente nota come “Carta di Firenze” e che è riconosciuta come fondamentale a livello internazionale.

4) RICERCA E STUDIO
Per tutelare, conservare ed eseguire opere di ripristino al Parco del Sanatorio è necessario acquisire il maggior numero possibile di conoscenze.
Il Parco va attentamente studiato in tutte le sue componenti storiche, topografiche, architettoniche, botaniche ed ambientali e vanno acquisiti documenti, materiale iconografico e pubblicazioni, che lo riguardino.
Irisultatidiquestaricercadovrebberoesseremessiadisposizionedelpubblico.

5) RIPRISTINO DELL’UNITA’ DEL PARCO
Gli edifici del Sanatorio sono da considerarsi come un complemento inseparabile del Parco, così come afferma per tutti i parchi storici l’art.7 della Carta di Firenze.
Invece purtroppo il Parco del Sanatorio è stato suddiviso in parti separateanche da una recinzione e da un’alta siepe.
Addirittura non è percepibile la connessione tra l’edificio del Sanatorio con i due Solarium e con l’area verde.
E’ quindi indispensabile ripristinare l’unità del Parco eliminando ogni assurda suddivisione.

6) I PERCORSI E LARECINZIONE
I percorsi interni del Parco del Sanatorio sono scomparsi e non resta alcuna traccia neanche del viale di accesso alla struttura ospedaliera dalla via dei colli di Sant’Erasmo.
Si devono quindi ripristinare i percorsi interni anche con eventuali lievi modifiche se risulteranno necessarie a preservare gli alberi esistenti.
Non devono essere ammesse inutili innovazioni, anche se comode o piacevoli, come la demolizione di tutta o di parte della recinzione.
Il Parco Storico è un luogo per sua natura a sé stante, è un “paradiso” come afferma l’art.5 della Carta di Firenze, che in quanto tale deve essere separato dal contesto esterno.

7) MANUTENZIONE E GESTIONE DEL PARCO
La corretta conservazione del Parco presuppone una costante, anche se minima, manutenzione ordinaria per la quale è necessario elaborare un programma manutentivo particolarmente accurato, soprattutto del verde.
Occorre anche un piano di gestione del Parco che predisponga le misure organizzative, tecniche ed economiche per rispondere alle esigenze di restauro, di rinnovo della vegetazione e di sicurezza.

8) L’UTILIZZAZIONE DEL PARCO
Nel Parco del Sanatorio non devono essere realizzate strutture ricreative e sportive e non devono essere svolte attività non compatibili con i suoi caratteri architettonici e vegetali.
Le manifestazioni pubbliche, gli spettacoli e i concerti non devono essere tali da snaturare o degradare lo spettacolo del parco.
Il parco, come prevede la Carta di Firenze nel suo articolo 19, deve essere preservato come un luogo tranquillo.

9) LA PROMOZIONE DELPARCO
Occorre promuovere l’interesse dei cittadini verso il Parco del Sanatorio organizzando per esempio visite guidate, magari inserite in percorsi didattici e turistici che comprendano anche luoghi e monumenti di interesse paesaggistico ambientale e culturale della città.
Nel Parco dovrebbero essere predisposti sussidi didattici per consentire una corretta lettura della storia del Parco e della sua componente botanica.
E’ necessaria una pubblicazione illustrativa delle caratteristiche del parco da mettere a disposizione degli interessati e da distribuire nelle scuole.
Infine potrà essere previsto un luogo di ristoro, di accoglienza e di informazione per i visitatori in uno degli edifici già esistenti.

10) IL REGOLAMENTO
Il regolamento del parco va radicalmente rivisto per adeguarlo all’utilizzazione quale Parco Storico. L’attuale articolo 3 addirittura prevede quale unica finalità quella socio assistenziale, considerando i vincoli stabiliti nell’atto di acquisizione del Parco da parte del Comune, che però dovrebbero riguardare solamente gli edifici elencati nell’atto di cessione della proprietà.
Queste disposizioni, che potrebbero essere modificate a seguito di una trattativa con la Regione Lombardia, che aveva ceduto la proprietà del Comune, comunque non impediscono provvedimenti che assicurino la fruibilità da parte di tutti i visitatori delle aree scoperte e la possibilità di visitare alcune parti interne molto interessanti.
Inoltre, alcunedelleutilizzazioni inattopotrebbero esseretrasferite nelvicino ex Ospedale, dove è prevista la destinazione socio-sanitaria e dove gli immobili disponibili sono sovrabbondanti.

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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Marzo 2024
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