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Sembrava il fidanzato perfetto, poi la costringe a prostituirsi. Arrestato 27enne

La vicenda è accaduta nell'Alto Milanese e la vittima è una minorenne. A margine emerge anche la bruttura di uomini che cercano ancora "distrazioni" a pagamento

violenza sulle donne

«Mi sono fidata di lui, pensavo di essere al sicuro». Mai avrebbe pensato di finire in un vortice di violenza la giovanissima ragazza rimasta vittima della brutalità di un 27enne che l’ha picchiata e costretta a prostituirsi. Un vero incubo, quello vissuto da una minorenne della zona. Un incubo finito solo con l’aiuto dei carabinieri della Compagnia di Legnano che hanno fermato, in questi giorni, la bestialità di quest’uomo. Lui è colpevole di aver inferto ferite non solo fisiche, ma anche, e soprattuto morali ed emotive a quella che definiva la sua fidanza.

Per non identificare la vittima, che non ha ancora compiuto 18 anni, non indicheremo i luoghi in cui sono accaduti i fatti. Al lettore basterà sapere che la vicenda, articolatasi in pochi mesi, si è svolta qui, nell’Alto Milanese. Ed è raccontata per far riflettere. Far capire quanto sia importante confidarsi con le Forze dell’Ordine ed aver fiducia in loro. Questa è la storia di una relazione malata, uno di quelli che si sentono raccontare dal Centro Anti Violenza Filo Rosa Auser durante la giornata contro la violenza sulle donne. Ed a margine emerge anche la bruttura di padri di famiglie e uomini comuni che cercano ancora “distrazioni” a pagamento alimentando il fenomeno della prostituzione dietro al quale ci sono storie complesse di sfruttamento.

Il fidanzato perfetto

Come da copione, all’inizio della relazione lui era così gentile, da sembrare «perfetto». Forse era un po’ geloso. Si perchè c’erano delle discussioni, definite dalla ragazza normali: «Accade in una qualsiasi relazione». Ad un certo punto, però, il 27enne disoccupato ha mostrato il suo vero volto. Con scuse senza fondamento, come un debito per droga, ha proposto alla sua fidanzata di prostituirsi. Prestazioni sessuali in cambio di soldi che la ragazza, minorenne, è stata costretta a eseguire. E lo ha fatto, più e più volte: le richieste ahimè non mancavano.

I ricatti morali e la violenza fisica

Il 27enne per tenere in scacco la sua vittima si è impossessato delle credenziali del profilo Istagram della vittima. Così ha iniziato a ricattare la ragazza, affermando di voler postare immagini compromettenti se lei non si vendeva. La controllava e nel contempo si dimostrava violento e geloso. Le minacce erano accompagnate da pestaggi brutali, tali da non poter essere nascosti ai famigliari e neppure agli amici. I lividi e le ferite l’hanno portata anche a dover richiedere alle cure al pronto soccorso. La ferocia del 27enne è dilagata a tal punto che le intimidazioni e i raccatti in cambio di denaro hanno coinvolto anche i famigliari di lei. E le foto intime, seppur con volto nascosto, sono state effettivamente postate sui social. Anche quest’azione basta per provocare una ferita emotiva nella vittima.

Una mano amica

Ad immergersi nella crudezza di questa storia sono stati i carabinieri della Compagnia di Legnano che, dopo aver svolto tutti gli accertamenti del caso, hanno arrestato il 27enne con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e atti persecutori commessi su minore. La paura così come il trauma subito dalla vittima non passeranno così velocemente: la strada per tornare alla normalità sarà lunga, ma non impossibile.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2024
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