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Nel cantiere di restauro del Palio di Legnano tra spade e corone

Il progetto "Restaurare l'Effimero" ha portato gli appassionati dietro le quinte del restauro di alcuni degli oggetti del patrimonio del Palio di Legnano

L’evento “Restaurare l’Effimero“, tenutosi alla sala del Cenobio del Castello Visconteo di Legnano, è stata un’occasione per conoscere tutto il lavoro, impegno e tecniche che si celano dietro il restauro di alcuni preziosi oggetti che fanno parte del patrimonio del Palio di Legnano. L’evento ha permesso a tutti gli appassionati del Palio di incontrare la professoressa Lucia Miazzo e il dottor Lorenzo Cascio, i restauratori che hanno seguito il progetto, che hanno spiegato al pubblico il lavoro svolto durante la settimana.

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Il progetto "Restaurare l'Effimero" da valore ai segni del tempo sul patrimonio del Palio 4 di 7

Il restauro dei preziosi è stato realizzato con un attento lavoro che aveva come obiettivo quello di valorizzare i gioielli e legittimare i segni che il tempo ha lasciato su di essi evitando però qualsiasi tipo di falsificazione. Tra le opere oggetto di restauro vi è una corona appartenente alla contrada San Bernardino che non era più utilizzabile sia per problemi conservativi sia perché non rientrava nelle forme storiche accettate dalla Commissione Permanente dei Costumi del Palio di Legnano. «Questa corona proviene da antichi depositi del Museo della Scala. – spiega la professoressa Lucia Miazzo, che si è occupata del suo restauro – Stiamo parlando di materiale pre 1910, più probabilmente fine 1800, utilizzato per le opere della Scala e successivamente dismesso e donato al Palio di Legnano, nel caso di questa corona, alla contrada San Bernardino che l’ha conservata fino ad ora».

Il progetto "Restaurare l'Effimero" da valore ai segni del tempo sul patrimonio del Palio

Spiegare i segreti dietro il lavoro di restauro dei gioielli non è semplice. «È stata fatta è una ricognizione dello stato di conservazione con una serie di analisi al microscopio e poi una ricognizione generale per procedere con la pulitura e la scelta di solventi con cui eliminare le parti che ottundevano le colorazioni sia delle pietre che della doratura. – precisa Miazzo – Infine sono state ritoccate le parti in cui mancavano le pietre ritoccandole in maniera tale che queste perdite non fossero così evidenti».

Alla termine del progetto “Restaurare l’Effimero”, le opere verranno “musealizzate” entrando così a far parte della cultura del Palio di Legnano senza essere più utilizzate. «Il restauro, sebbene si componga di operazioni di pulitura o comunque non atte a modificare gli oggetti, – dice il dottor Lorenzo Cascio – è importante perché legittima il valore storico di componenti che sono sempre stati utilizzati come suppellettili all’interno del Palio di Legnano».

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Pubblicato il 18 Settembre 2023
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