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Nuovo PGT e documento di piano scaduto, l’ex assessore Alpoggio: “Dalla giunta Fratus nessun ritardo”

Si allarga lo scontro sulla scadenza del documento di piano e sulla scelta di procedere con un nuovo PGT senza approvare un nuovo documento di piano

gianluca alpoggio

Che l’urbanistica sia ormai diventata a tutti gli effetti il terreno di scontro principale tra maggioranza e opposizioni a Legnano è ormai un dato di fatto, che non sembra peraltro destinato a cambiare a breve. Ora, però, la “faida” legata alla scadenza del documento di piano e alla scelta di procedere ad una revisione complessiva dello strumento urbanistico senza approvare nelle more un nuovo documento di piano si allarga, e arriva a coinvolgere le amministrazioni precedenti.

A lanciare il sasso era stata l’assessore alla partita Lorena Fedeli durante la seduta consiliare di martedì 18 aprile, quando aveva chiamato direttamente in causa la giunta Fratus («Se qualcuno non ha agito per tempo, impegnato forse in altro bisogna ricordarsi di qualche giunta che ci ha preceduti») con quelle che oggi il suo predecessore Gianluca Alpoggio definisce «accuse e illazioni del tutto infondate e fuori luogo».

«Si dovrebbe fare attenzione quando parlando di urbanistica si dice che la giunta Fratus era “presa a fare altro”, poiché quando si cita la giunta ci si riferisce all’organo collegiale di cui anche il sottoscritto faceva parte ed è bene ricordare che vi sono dibattimenti processuali in corso e soprattutto che il sottoscritto non è mai stato coinvolto in tali vicende giudiziarie – sottolinea Alpoggio -. Ricordo che il PGT vigente è stato approvato dall’allora amministrazione Centinaio a marzo 2017 ed ha preso efficacia con la pubblicazione sul BURL a giugno 2017. L’amministrazione Fratus è stata in carica da giugno 2017 a maggio 2019. Il documento di piano del PGT ha validità di cinque anni. Chiunque, date e scadenze alla mano, è in grado di capire che se la scadenza del documento di piano è datata nel 2022, vi era il tempo per l’attuale amministrazione in carica da ottobre 2020 di procedere all’approvazione del documento di piano e nulla si può imputare all’amministrazione precedente. Le responsabilità devono essere pertanto ricercate e ascritte ad altri».

Non solo: Alpoggio fa riferimento anche al ruolo giocato dal commissario prefettizio. «Faccio presente che Legnano ha avuto da maggio 2019 a ottobre 2020 un commissario prefettizio – aggiunge l’ex assessore all’urbanistica -. Se si fosse stati veramente in ritardo come mai non è stato fatto nulla da parte di commissario e uffici? Nessuno si era accorto del ritardo? Ovviamente la mia è una domanda retorica che però ben inquadra la realtà dei fatti. E mi sia concesso ricordare che in quasi due anni, la giunta “inerte” di cui facevo parte ha avviato la variante per semplificazione dell’impianto normativo (poi approvata dal commissario prefettizio) e portato avanti diversi ambiti di trasformazione (uno su tutti l’ex Bernocchi) e lo sviluppo del territorio».

Come per le opposizioni, anche per l’ex assessore, insomma, il bandolo della matassa è da ricercare nella stanza dei bottoni di Palazzo Malinverni. «Duole vedere la situazione urbanistica di una città come Legnano che ad oggi si trova, di fatto, senza una programmazione politica ed amministrativa. È indubbio che quello che informalmente viene definito il documento politico nella città di Legnano è sparito, con la conseguente scomparsa degli indirizzi di pianificazione territoriale, sviluppo e attrattività della città. E la variante del PGT attualmente in corso, anche in considerazione dei tempi di efficacia, non giustifica il non rinnovo del documento di piano né risolve il problema».

Nel mirino dell’ex assessore della giunta Fratus anche le «dichiarazioni contraddittorie» di Fedeli dalle quali «non si è ancora capito se è stata una scelta politica far scadere il documento di piano o meno»: «L’unica certezza qui è incolpare altri pur di non prendersi le proprie responsabilità – conclude Alpoggio -. In politica bisognerebbe avere preparazione ed il coraggio delle proprie scelte oltre a misurare le parole prima di pronunciarle con coscienziosità, soprattutto se si ricoprono certi ruoli».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Aprile 2023
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