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Legnano si taglia i capelli in piazza per le donne iraniane: “Diamo forza alla loro lotta”

In centinaia in piazza a Legnano per tagliarsi una ciocca di capelli in segno di solidarietà alla protesta delle donne iraniane per la morte di Mahsa Amini

Flash mob "Una ciocca di capelli per la libertà" a Legnano

«Per le donne, la vita, la libertà». La protesta delle donne iraniane, che hanno iniziato a tagliarsi i capelli e a bruciare gli hijab nelle strade per far sentire la propria voce dopo la morte in carcere a Teheran di Mahsa Amini, arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il velo, sta facendo il giro delle piazze di tutto il mondo. E sabato 8 ottobre ha fatto tappa anche in piazza San Magno a Legnano, dove centinaia di persone si sono tagliate una ciocca di capelli per dare sostegno alle donne che in Iran lottano per conquistare quei diritti che in tante altre parti del mondo vengono ormai dati per scontati.

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Flash mob "Una ciocca di capelli per la libertà" a Legnano 4 di 35

«Siamo qui per tutte le donne iraniane che stanno lottando, perdendo la vita, rischiando il carcere e le torture per conquistare diritti e libertà – hanno spiegato in piazza le rappresentanti di Gasabile, Gruppo d’Acquisto Solidale del legnanese che per primo ha lanciato l’iniziativa ed ha raccolto adesioni da parte di associazioni e amministrazioni da tutto il Legnanese -. Noi oggi qui respiriamo una bella atmosfera, siamo in tante e siamo contente di esserci: ci taglieremo una cioccia di capelli e sorrideremo felici di farlo. Una situazione come questa in Iran e purtroppo in tanti altri Paesi è semplicemente impensabile: magari proprio in questo stesso momento donne come noi vengono imprigionate ed uccise perché si stanno ribellando a regimi che le vogliono schiave, sottomesse, silenziose, invisibili, coperte e senza alcun diritto. Speriamo che le voci di tutte le piazze che in questi giorni hanno urlato la loro solidarietà alle sorelle iraniane arrivino fin là per dare ancora più forza alla loro lotta, perché è una lotta che costa la vita e noi abbiamo il dovere di impegnarci sempre affinché i diritti che altre donne hanno conquistato anche per noi non vengano mai messi in discussione».

Flash mob "Una ciocca di capelli per la libertà" a Legnano

In piazza sono risuonate anche le parole di una cittadina legnanese di nazionalità iraniana, che ha scelto di affidare un messaggio al sindaco di Legnano Lorenzo Radice. «Tagliarsi i capelli oggi non è solo segno di protesta contro l’assassinio di una donna ma anche contro l’ingiustizia per cui da sempre le donne sono state oppresse e discriminate – le parole della donna, che ha ricordato come in Iran e nei paesi di religione islamica tagliarsi i capelli sia segno di lutto -. Tagliarsi i capelli significa dire che il nostro problema con questo regime non è solo mettere o non mettere l’hijab ma riguarda il rapporto con la religione, perché in realtà scegliere una religione non dovrebbe essere obbligatorio. Tagliarsi questa ciocca di capelli significa che noi iraniani vorremmo i nostri diritti umani e la parità di diritti di uomini e donne nella società. Ma tagliare questa ciocca significa anche che noi iraniani abbiamo raggiunto un nuovo livello di risveglio e consapevolezza rispetto al passato: non vogliamo che come avvenuto altre volte il mondo occidentale ci dia la lezione, siamo in grado di farcela da soli e vogliamo costruire la nostra strada e risvegliare la coscienza di tanti popoli che vivono nell’oppressione».

Flash mob "Una ciocca di capelli per la libertà" a Legnano

Una ciocca dopo l’altra, tra uno slogan e un cartellone, anche a Legnano la solidarietà ha riempito gli oltre 4mila chilometri che ci separano da Teheran. «Credo che sia un bel segno che oggi siamo qua riuniti in questo cerchio per dire che dandoci la mano possiamo tutti, uno per l’altro, rivendicare i nostri diritti, ricordarci sempre l’importanza di cosa significa vivere in una società libera e democratica ed essere vicini e solidali a tutti quei popoli e a quelle realtà dove questi che per noi sono dei dati di fatto sono ancora dei privilegi – ha sottolineato il primo cittadino di Legnano -: poter essere liberi di parlare, pensare, esprimersi e tagliarsi una ciocca di capelli e di girare per la strada in maniera libera e serena».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Ottobre 2022
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