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Chiude il “Pagoda”, il primo motel del Legnanese che ha fatto la storia negli anni Settanta

Erano gli anni Settanta, quando Valerio Fedeli, decise di aprire a Legnano il primo motel della zona tra preoccupazioni e pregiudizi

valerio fedeli

Dopo 47 anni esatti, chiude il “Pagoda”, struttura alberghiera che ha fatto tanto parlare di sè negli anni Settanta, quando Valerio Fedeli, allora 25enne, decise di aprire a Legnano il primo motel della zona. Un’idea che fece parecchio parlare in città, ma dimostratasi degna di quello spirito imprenditoriale che avrebbe poi dimostrato la storica voce delle Macchie Rosse, il complesso pop-rock di quegli anni che ha fatto cantare e ballare una intera generazione.

“Le Macchie Rosse”, quanta nostalgia!

Fedeli si è sempre definito un “Peter Pan” nella musica e nell’imprenditoria locale. Sicuramente, è stata quella visione della vita che ha fatto del “Pagoda” un cameo importante nella storia locale: «Il motel è nato il 4 agosto 1974, con un pensiero rivolto ai giovani e alla scarsa ricettività di Legnano come posti letto – esordisce Valerio nella struttura chiusa e abbandonata per la pandemia dal marzo 2020 -. Eravamo riusciti a creare un tale giro di clientela da attirare l’attenzione di produzioni cinematografiche. Così, anche per la sua architettura, il motel era stato scelto come set di alcuni film».

«In 47 anni abbiamo visto clienti di ogni genere. Stranieri tantissimi, sia per la vicinanza dell’aeroporto, che di Milano. Uomini d’affari e dello spettacolo – così prosegue il suo racconto registrato anche in un video di saluto -. Due su tutti i personaggi che restano nella memoria con maggior rimpianto. Walter Chiari e Gigi Proietti. Walter era favoloso. Al rientro dalle serate ad Antenna3, che aveva la sede qui vicino, si fermava fino all’alba a chiacchierare con gli altri ospiti. Avevamo gente che prenotava la camera proprio con l’idea di trovarlo e conoscerlo. Proietti era un vero istrione. Ma abbiamo ospitato anche attori e attrici di gran richiamo internazionale. Tutti clienti dalla estrema riservatezza».

«Adesso c’è tanta tristezza, soprattutto verso chi, insieme a me, ha vissuto quei momenti e non ci sono più. Mia madre e mia moglie. All’inizio ricordo mia mamma quanto fosse dubbiosa e preoccupata per i pregiudizi della gente. Un motel a Legnano? Mi chiedeva, tra l’essere preoccupata e l’essere sorpresa. Poi, insieme a Giancarlo Canavesi con il quale condivideva interessi imprenditoriali, si è lasciata coinvolgere e mi ha sempre sostenuto. Lo stesso mia moglie. Mi ha aiutato in misura fondamentale. Loro due, con i cinque collaboratori della portineria e le tredici signore addette alle camere, hanno formato una squadra straordinaria».

Che fine farà adesso il “Pagoda”? «C’è una trattativa in corso. Potrebbe anche tornare a vivere, ma è presto per dirlo», sorride Valerio Fedeli. Come Peter Pan, continua a sognare…

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Agosto 2021
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