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Piano salvataggio Accam, Radice: «Irresponsabile buttare tutto in piazza, risponderò in consiglio comunale»

Il consigliere di minoranza Brumana ha presentato una interrogazione per chiedere di fermare il piano di Amga e di cui si parlerà in consiglio comunale. Assemblea in Amga

inceneritore borsano busto arsizio accam

«E’ da irresponsabili in un momento così delicato per Accam buttare tutto in piazza». Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, lancia un messaggio al consigliere di opposizione, Franco Brumana, leader di Movimento dei Cittadini che ha chiesto un consiglio comunale urgente e ha presentato una interrogazione sull’inceneritore di Borsano con l’obiettivo di fermare il piano da 8milioni di Amga per risanare Accam rilanciando più volte l’argomento sulla piazza virtuale di facebook.

«Risponderò sabato in consiglio comunale – conferma Radice -. Stiamo lavorando per la sostenibilità ambientale di questo piano che come ho già avuto modo di dire non deve essere solo un piano finanziario. Questo per noi è importantissimo. Come amministratori abbiamo però anche la responsabilità di evitare il fallimento della società, i cui costi ricadrebbero su tutta la cittadinanza. Questo è un principio fondamentale e chi è in opposizione queste lo sa benissimo».

Intanto oggi, 13 novembre, è programmata l’assemblea di AMGA per valutare proprio il piano di salvataggio di  ACCAM. Brumana torna a ribadire la propria contrarietà al finanziamento di 8 milioni, per 5 dei quali Amga avrebbe già avviato una richiesta di mutuo bancario: «AMGA – scrive Brumana – non ha ancora comunicato il nuovo progetto di salvataggio e il relativo piano economico e finanziario, ma ha elaborato e messo a disposizione un conteggio dei risparmi che si ricaverebbero mantenendo in vita l’ inceneritore di borsano e non rivolgendosi al vicino impianto milanese di Silla due. Nella riunione di ieri sera con le forze politiche di Busto Arsizio AMGA ha riferito che il piano non dovrebbe essere considerato “ di salvataggio” ma dovrebbe essere ritenuto in investimento lucroso che apporterà vantaggi ai comuni soci della stessa AMGA . Il conteggio proposto non è attendibile perché si fonda sulla previsione dei costi di smaltimento dei rifiuti, che ACCAM praticherebbe in misura notevolmente inferiore a quello del mercato per i prossimi 12 anni, periodo di durata del salvataggio.
Si tratta di una valutazione aleatoria e non credibile perché l’inceneritore di ACCAM è obsoleto e non consente l’incasso dei corrispettivi per la cessione dell’acqua calda destinata al teleriscaldamento, come invece avviene per l’impianto di Silla due».

«Inoltre – prosegue il consigliere – ACCAM , o meglio la Newco, che verrà costituita e che si accollerà tutti debiti, dovrà praticare prezzi tali da consentirle nei prossimi 12 anni di rientrare dal suo ingente passivo .  Il conteggio poi prevede i maggiori costi per il trasporto dei rifiuti al termovalorizzatore di Silla due invece che all’inceneritore di Borsano. Questi costi per i rifiuti di Legnano sono naturalmente inferiori a quelli riguardanti i rifiuti di altri comuni più distanti da Silla due e sarebbero, secondo i calcoli di AMGA, meno di 80.000 euro l’anno. Questa somma è da verificare e comunque appare decisamente modesta ed irrilevante rispetto alla previsione di un versamento immediato di 8 milioni di euro   Soprattutto risulta iniquo che Legnano partecipi indirettamente al 65% dei costi e dei rischi da assumere tramite AMGA , che è posseduta in questa quota da Comune di Legnano. I rifiuti prodotti dalla città di Legnano infatti sono il 27% circa dei rifiuti secchi indifferenziati e il 14% dei rifiuti ingombranti.  Il conteggio predisposto da AMGA comporta quindi che Busto Arsizio , Gallarate o gli altri comuni partecipino al salvataggio in proporzione molto inferiore alle quote dei loro rifiuti. E’ pertanto evidente che questo conteggio non merita di essere preso in considerazione. La generosità dei cittadini di Legnano rispetto a Busto Arsizio e agli altri comuni soci non può arrivare a questo livello. Confidiamo pertanto che il sindaco di Legnano all’assemblea di oggi pomeriggio esprima un netto disaccordo sul piano di salvataggio e che,quale socio di maggioranza di AMGA , imponga a questa società di cestinare il suo progetto e se del caso di elaborarne un altro più verosimile che risponda agli interessi pubblici dei Legnanesi».

Il primo cittadino di Legnano si era astenuto durante l’assemblea dei soci di Accam che avevano in maggioranza approvato l’atto di indirizzo per l’ingresso di Amga e Agesp in Accam. L’obiettivo era quello di prendere tempo per valutare il piano e chiedere ad AMGA di «individuare, nel contesto della sua proposta, un deciso percorso verso una politica di smaltimento dei rifiuti più sostenibile dal punto di vista ambientale».  Nel frattempo il Comune di Busto Arsizio in commissione consiliare ha dato il via libera ad Amga di presentare una due-dilingence sul piano presentato.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Novembre 2020
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