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Tutti d’accordo i candidati sindaco di Legnano: a San Paolo nascerà un centro civico

Partecipato l'incontro, tenutosi sotto al tendone della parrocchia durante il quale sono stati trattati diversi i temi caldi, tra questi Accam e Biogas

Elezioni a Legnano

Un punto d’incontro per tutti i candidati sindaco alla serata del Gruppo Quartiere San Paolo ha un preciso riferimento: il centro civico da sempre atteso nel quartiere, come luogo di socializzazione, di servizi, di aggregazione. Di questo centro se ne parla da anni. Ad ogni cambio di amministrazione comunale, ecco l’appello che nel 2015 si era manifestato concretamente con un progetto realizzato dall’architetto Davide Turri e presentato dai rappresentanti del comitato con sopralluogo nell’area, nei pressi della sede dell’Agenzia delle Entrate, dove questo centro potrebbe venire realizzato. Non se ne fece nulla. Oggi, dopo le dichiarazioni dei sette candidati sindaco, una luce in fondo al tunnel si vede. La galleria fotografica e’ di Antonio Emanuele Pasquale

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Elezioni a Legnano, incontro a San Paolo 4 di 18

Anche Accam e l’impianto di Biogas al centro del confronto, unitamente a quelli della viabilità e del futuro del Parco Alto Milanese. Ad eccezione di Carolina Toia, che non ha espresso un parere diretto e personale, tutti i candidati si sono trovati d’accordo nel lasciar “morire” Accam e nell’impossibilità di fermare la realizzazione dell’impianto di Biogas che in ogni caso, dovrà essere: «controllato per evitare che diventi come Accam». Sul fronte della viabilità sono state proposte diverse soluzioni per risolvere le criticità di viale Sabotino. In questo contesto Brumana ha  ricordato in particolare il problema di via Liguria.

Amga nel “salvataggio” di Accam divide i candidati alle elezioni di Legnano

FRANCO COLOMBO – Per il candidato della lista che porta il suo nome, la sicurezza viene favorita dove c’è maggiore cura degli spazi urbani: «Le città si rendono sicure togliendo spazio alla microcriminalità. È necessario permettere alle persone di vivere le strade, dare loro una ragione per uscire». Per quanto riguarda il PAM, così come il verde pubblico, il medico legnanese intende «ampliarlo, ma in maniera armonica attraverso uno studio specifico».  Sull’impianto Biogas in fase di realizzazione in via Novara «non si può fare più nulla, ma va controllato così che venga mantenuto in efficienza per non avere un Acccam 2».

LORENZO RADICE – Le criticità di viale Sabotino potrebbero trovare risposte nella Rete Verde del Commercio, secondo il candidato Radice che vede la possibilità di realizzare una greenway su questa arteria principale. Toccando diversi problemi viabilistici come la bretella dell’Ospedale, il candidato ha spiegato di voler realizzare progetti con i cittadini che siano concretizzabili nell’arco di un mandato perché «bisogna avere il coraggio di dare risposte nel presente». Sul fronte della sicurezza Radice ha  proposto il rafforzamento del controllo vicinato, oltre che la realizzazione del progetto: “Cura del Vicinato” così che «i cittadini si prendano cura in maniera diretta della propria città».

ALESSANDRO ROGORA – Progettare e vivere la città abbattendo i confini rionali e prendendo spunto dalla vicina Milano per avviare interventi innovativi. La sicurezza, per Rogora candidato dei Verdi, è un intervento attivo che prende vita dalla qualità degli spazi ,«non è qualità estetica, ma ottimizzazione degli spazi così che possano essere utilizzati».  Il PAM deve essere soprattutto “rifondato”. Il problema riguardante l’impianto Biogas è stato invece affrontato attraverso il tema dei rifiuti ritenuto complesso e frutto di uno stile di vita che va cambiato: «Attualmente i comuni ragionano su come spostare i rifiuti. Fino a quando il rifiuto resterà un business, il problema rimane. Legnano deve avere il coraggio di diventare un comune a produzione di rifiuti zero».

CAROLINA TOIA – Per candidato del centro destra il tema sicurezza è «il primo punto del nostro programma. Proseguiremo il percorso di prevenzione per evitare insediamenti abusivi. Dovranno essere sigillate le aree abusive e introdotto il terzo turno della polizia locale. Oltre alle unità cinofile». Per Toia l’area del Pam va conservata e se opportuno estesa, mentre il verde urbano va curato e implementato anche con la piantumazione di essenze dedicate ai nuovi nati. L’impianto di Biogas potrebbe invece diventare «una opportunità, inserendolo nella filiera dei rifiuti e stipulando un accordo con altri Comuni per farlo andare a regime».

LUCIA BERTOLINI – Per il  candidato della Sinistra-Legnano occorre una ciclabile su viale Sabotino, che deve essere messo in sicurezza con attraversamenti pedonali: «Un quartiere è sicuro se è accogliente e dove non ci siano situazioni di degrado – ha spiegato -. Sono necessari luoghi nei quartieri per migliorare la socialità. E’ poi necessario valorizzare le realtà associative e  gli orti urbani». Parlando dell’impianto di Biogas, Bertolini ha ricordato che nella battaglia contro l’impianto di via Novara «siamo stati soli, nessun altro si è mai interessato. Quest’impianto non è ecologico. Il concetto stesso di rifiuti va superato, bisogna cambiare mentalità».

SIMONE RIGAMONTI – Tra le diverse  proposte dal candidato del Movimento Cinque Stelle per favorire la sicurezza in città emerge il test anti-droga per sindaco e assessori per poter dare «l’esempio» anche ai giovani. «Non riesco ad accomunarmi alla posizione leghista che punta tutto sulla sicurezza per ottenere un facile consenso. Necessaria una politica sociale e inclusiva fondata sulla legalità». Anche per Rigamonti l’impianto di Biogas è ormai un progetto che non si può più fermare, «avrebbero dovuto fermarlo le precedenti amministrazioni. Quindi sapete chi non votare!».

FRANCO BRUMANA – Per il candidato del Movimento per i Cittadini, oltre alla messa in sicurezza di viale Sabotino, va affrontato il problema dell’apertura al traffico di via Liguria: «Sono convinto che vada aperta per alleggerire il traffico di via Sabotino e via Novara. Aggiungo che il piano del traffico va affrontato ascoltando i cittadini». Sulla sicurezza Brumana ritiene fondamentale una buona illuminazione e vede positivamente il bando per il nuovo progetto avviato dal Commissario Cirelli: «La sicurezza è un diritto di tutti e va tutelato con azioni di Polizia – ha aggiunto -. Il sindaco deve sollecitare queste azioni. C’è poi il problema della malavita organizzata: occorre intervenire e prevenire le infiltrazioni». Il verde c’è e va tutelato, mentre l’impianto di Biogas c’è e «non possiamo farci nulla. La collocazione è comunque sbagliata». Il salvataggio di Accam da parte di Amga già fortemente indebitata, per Brumana, è un’azione «pericolosa. Accam dev’essere fermato anche a costo di farlo fallire: non devono più esserci inceneritori, ma termovalorizzatori».

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Pubblicato il 10 Settembre 2020
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